Virus, un morto più di venerdì Ma calano contagi e ricoveri

Ieri ancora 542 le vittime, però è record di guarigioni Per tre giorni nei pronto soccorso flessione degli arrivi

Virus, un morto più di venerdì Ma calano contagi e ricoveri

Non sarà un corsa veloce, di quelle intense che però finiscono in fretta. L'hanno detto e ripetuto un po' tutti in questo mese di lotta al coronavirus che sembra un anno, dilatato in un tempo che non finisce più. Sarà una maratona e sembra di essere al trentacinquesimo chilometro, il più duro, quando hai un muro di fronte che ti separa dall'arrivo. L'assessore Giulio Gallera sa bene di cosa si parla e ieri, commentando i numeri del contagio lombardo ha ripetuto per l'ennesima volta che la strada è lunga e qual è la direzione presa dalla Regione: «Non abbiamo fatto tamponi a tappeto perchè abbiamo seguito le indicazioni della scienza e del governo- spiega- Ma con oltre 102mila persone sottoposte a test siamo quelli che in Italia hanno fatto più tamponi. Avremmo potuto dire facciamo i tamponi a tutti e poi l'esito darlo fra 15-20 giorni. Ma prima ci siamo posti il problema di curare le persone considerando pazienti Covid tutti coloro che hanno una situazione di alterazione febbrile o un semplice raffreddore». Molti si curano al domicilio seguiti dai medici di base e con il controllo delle Unità speciali di continuità assistenziale, molti altri sono stati trasferiti in degenze di sorveglianza, altri ancora sono in ospedale. «Abbiamo fatto uno sforzo titanico- spiega l'assessore- portando in poco più di un mese i posti in terapia intensiva da 724 a 1.600, con un incremento del 110 per cento».

É una corsa di resistenza contro un virus che ieri ha fatto segnare ancora un numero elevato di deceduti: 542, uno in più di due giorni fa, che porta 5.944 le vittime di questa guerra. Restano stabili i contagi che ieri sono stati 2.117 a fronte dei 2.409 di due giorni fa (anche se va considerato che sono stati fatti un migliaio di tamponi in meno) e che stabilisce il numero dei positivi a quota 39.415. Ma i dati che fanno ben sperare riguardano le guarigioni che ieri sono state 961 (ed è il numero più alto dall'inizio di questa emergenza) per un totale di 9mila dimessi e il numero dei ricoveri che sono stati 15 nei reparti generici e 27 in terapia intensiva. «Sono tutti numeri in discesa- spiega Gallera- che vanno ad aggiungersi alla calo degli arrivi nei pronti soccorso in questi ultimi tre quattro giorni. Segnali significativi ci arrivano da Bergamo, Brescia, Pavia, Cremona e anche da Milano».

Tornando ai tamponi la Regione sta cercando ancora di ampliare la possibilità di analisi giornaliera coinvolgendo altri laboratori privati: «Abbiamo fatto un'ulteriore richiesta per darci una mano- spiega Gallera- anche se in questo mese siamo già passati dai tre laboratori del Sacco, di Pavia e dell'Universita Statale a 22 operatovi a tempo pieno. La volontà è quella di potenziare ancora l'offerta dei laboratori per passare dai cinquemila tamponi al giorno a sette-ottomila».

La priorità restano i pazienti sintomatici, medici, infermieri e altri operatori sanitari a cui quotidianamente viene misurata la temperatura e a cui si tende a fare il test quando supera i 37 gradi. Per questo motivo sono state acquistate forniture di termometri digitali e oltre 100mila saturimetri che sono attesi nei prossimi giorni.

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