Una vita tra musica e film Il ritorno di Morricone

Il maestro dirigerà una parte del suo repertorio che comprende 500 composizioni per il cinema

Luca Pavanel

L'ultima volta che lo si è visto a Milano a dirigere i suoi «capolavori» per il cinema eseguiti dall'orchestra è stato il dicembre scorso al Mediolanum Forum di Assago in un'occasione per lui e il pubblico storica, ovvero i suoi sessant'anni di musica, 500 composizioni per il grande e piccolo schermo e cento lavori in chiave classico-contemporanea d'arte; la scorsa volta una serata clamorosamente sold out. Ma celebrazioni così, per personaggi del calibro di Ennio Morricone, 89 anni - a cui è stato persino dedicato un asteroide (il 152188 Morricone) non possono che continuare. Già, proprio così.

E questa sera il compositore sarà nuovamente a capo di una formazione orchestrale per far rivivere le sue colonne sonore più celebri. Seicento opere all'attivo, diversi riconoscimenti - dal Grammy al Leone d'oro alla carriera, un Oscar, una laurea honoris causa e un premio dalla Simc, cioè dalla sigla che riunisce diversi compositori con taglio più ortodosso -. Il Maestro a tutto ciò ha aggiunto il tour mondiale «60 Year Of Music World Tour» con numeri record (in Europa 30 città e 400mila spettatori) che passa nel capoluogo lombardo. Sulla scena l'Orchestra Roma Sinfonietta con novanta musicisti e cento coristi, ai quali si aggiunge la regina del fado Dulce Pontes. Radiografia di una «scaletta».

È lo stesso maestro che, recentemente, ha fatto sapere di avere inserito nel programma «i brani dell'ultimo film di Quentin Tarantino - e le musiche delle pellicole del regista Sergio Leone». Accanto a questi lavori i classici che vanno forte come le musiche di Mission, Gli intoccabili e Sacco e Vanzetti.

Quasi inutile fare previsioni su come andrà il «live» che inizia alle 21 (Forum, via Di Vittorio 6 ad Assago tel.0584/46477), quasi inutile perché, vista la popolarità del personaggio e delle sue musiche, il successo è assicurato. Partecipazione a parte, nel ritratto di questo protagonista della musica italiana, non va dimenticata la sua parte meno nota al grande pubblico, quella che lo ha sempre visto applicato pure alla musica colta. Una riprova sono stati i riconoscimenti ricevuti anche in ambito accademico, da cui il Maestro a lungo si è sentito come «separato», con cui alla fine però si è riconciliato. Insomma non solo C'era una volta il west, ma c'era una volta un Morricone diverso, che è stato riconosciuto dai suoi colleghi, dalla critica e dal pubblico. Un po' di storia.

A metà degli anni Sessanta il maestro entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo fondato da Franco Evangelisti. Siamo in pieno clima d'avanguardia. Nel 1964 il compositore romano inizia la sua collaborazione col regista Sergio Leone, con cui era compagno di scuola alle elementari. Dopo il suo distacco progressivo dagli ambienti della sperimentazione la sua storia di autore di musica per film. Ma del suo impegno sul fronte artistico cosiddetto «puro» si contano almeno cento composizioni per molti tipi di organico.

Infine il suo impegno sul fronte dell'educazione musicale.

Da sempre Morricone si batte con interventi parecchio «infuocati» contro le mancate riforme delle metodologie e l'inadeguatezza delle strutture scolastiche in Italia.

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