Se ai politici di sinistra non piacciono, i milanesi invece le gradiscono molto. Le ronde annunciate dall'Asscom Porta Venezia, che le definisce controlli di vicinato, hanno suscitato l'interesse di molti cittadini che hanno contattato l'associazione di commercianti sia per collaborare che per chiedere aiuto. Tra questi anche interi condomini in zone della città dove il problema della sicurezza è avvertito più che altrove: «Queste richieste sono il segno tangibile del fallimento delle politiche di sicurezza di questa Amministrazione comunale e del fatto che a guidarle c'è un assessore a nostro parere incompetente - spiega Luca Longo, presidente dell'associazione - abbiamo ricevuto richieste di aiuto e proposte di collaborazione da piazzale Bacone, dal quartiere Bovisa, da piazza Aspromonte e da via Padova e viale Monza».
L'idea delle ronde dunque non dispiace ai milanesi e entro mercoledì, giorno della presentazione alla stampa dell'iniziativa, avranno preso forma i controlli di vicinato, come anche sarà reso disponibile un numero attivo 24 ore su 24 per le segnalazioni o richieste di intervento.
L'associazione comunque sta organizzando l'iniziativa per la quale si avvarrà anche della collaborazione di cittadini di origine straniera, in particolare cinesi e di lingua araba, per poter operare meglio. E presto sarà pronta anche con volantini e materiale informativo: «Noi non vogliamo per forza gente che scenda in strada - spiega Longo - basta anche qualcuno che dal balcone si segna un numero di targa o fa due foto e non vogliamo che sia una battaglia destra contro sinistra o viceversa».
I milanesi che vivono nelle zone più sotto pressione per il degrado di vario genere e per la mancanza di sicurezza chiamano i commercianti, mentre i politici hanno aperto il fronte delle critiche contro questa iniziativa: «Comprendo il disagio dei cittadini, ma l'esperienza delle ronde si è già rivelata in passato controproducente. Le forze dell'ordine e la polizia locale stanno già facendo il possibile, in maniera eccelsa, per risolvere la situazione». Critiche che non sono piaciute all'Asscom Porta Venezia: «Alle osservazioni di Sel vogliamo rispondere che ci chiediamo se sono gli stessi che permettono le occupazioni e distruzioni di edifici da gruppi di anarchici o di sinistra? Gli stessi sodali della Boldrini e dei regali alle banche? Noi non siamo schierati ideologicamente, siamo solo cittadini di ogni colore che vogliono vivere in una città dove si rispetta la legalità e con meno degrado: per questo saremo presenti spesso anche in Buenos Aires per combattere il fenomeno dell'abusivismo e sappaimo bene che non sono certo le forze dell'ordine che non stanno facendo il loro lavoro».
Chi invece ha subito dato il proprio appoggio all'iniziativa è Fratelli d'Italia tramite il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato: «Residenti e commercianti praticamente tenuti sono sequestro da una situazione di degrado che perdura da molto tempo, aiuole scambiate per bagni pubblici.
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