Vogliono allargare Area C E cancellano i parcheggi

Vogliono allargare Area C E cancellano i parcheggi

Milly Moratti potrà continuare a fare la «giardiniera». Palazzo Marino ha archiviato definitivamente l'ipotesi di realizzare un parcheggio in via Montello, tra via Sarpi e i Bastioni di Porta Volta. La giunta lo ha cancellato definitivamente ieri dal piano ereditato ancora dall'ex sindaco Gabriele Albertini, spariscono anche i box in via San Barnaba (zona tribunale) e piazza Edison. Tre posteggi in centro. «Strutture non necessarie o fortemente impattanti, così restituiamo spazi ai milanesi» la linea del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Cosa c'entra Milly Moratti, la moglie dell'ex patrone dell'Inter ed ex candidata di una lista per Pisapia? Il posteggio di via Montello prevedeva 473 box. Progettato ai tempi di Albertini, aveva superato l'esame anche del sindaco Letizia Moratti, tanto che per consentire l'avvio dei lavori fu spostata la Piccola scuola di circo. Nel 2012 invece, sotto la nuova giunta, il progetto - come San Barnaba e Edison - tornò in forse, «oggetto di verifica della fattibilità con l'aggiudicatario». Per evitare degrado e bivacchi, venne affidata allora in comodato gratuito per un anno all'associazione «Giardini in transito» promossa da Milly Moratti. Finita la convenzione «l'area sarà destinata al parcheggio, come previsto dal 2004» aveva stabilità l'ex assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano. Invece, da ieri i giardinetti non sono più «in transito», a sparire per sempre sono i box. Per eliminare i tre progetti senza strascichi giudiziari il Comune ha raggiunto un accordo transattivo con la società Saba che si era aggiudicata in via provvisoria i lavori. L'operatore rinuncia a realizzare i tre parcheggi interrati senza contenziosi «a fronte di una razionalizzazione della gestione e degli usi di altre strutture» cita la nota di Palazzo Marino. Tradotto: l'operatore che già gestisce un silos in via Cardinal Ferrari potrà trasformare i posti auto a rotazione, poco richiesti, in box per residenti. Inoltre otterrà direttamente la gestione del parcheggio di interscambio Comasina, non ancora aggiudicata. La situazione parcheggi ad oggi? Del vecchio piano ereditato da questa giunta nel 2011, sono stati riesaminati 120 progetti. Nove silos sono stati ultimati, altri 5 sono in cantiere, 2 in fase di avvio, 7 partiranno dopo Expo. Ben 92 sono stati stralciati o in decadenza, in 78 casi per inadempienza o rinuncia del costruttore o perchè la sede (come negli ultimi tre casi) non è stata più ritenuta idonea. Solo 5 sono ancora nel «limbo» (tra questi, via dei Transiti e Cogne). «Siamo particolarmente contenti - afferma il vicesindaco - di poter restituire ai cittadini l'area verde di via Montello, dove è nata l'esperienza sociale positiva del “giardino urbano”gestito dall'associazione». Anche se i bivacchi persistono.
Meno contenti, forse, saranno i cittadini a caccia di parcheggio. Proprio giorni fa il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De pasquale denunciava la cancellazione progressiva di strisce blu in superficie per fare spazio a isole pedonali, Zone 30, piste ciclabili spesso inutili e costose. Ma i super-ambientalisti in maggioranza non mollano e rilanciano l'estensione di Area C, dopo la spinta dell'assessore al Bilancio Francesca Balzani («personalmente sarei favorevole» ha detto nei giorni scorsi). Idem i Genitori Antismog e il comitato promotore dei referendum ambientali del 2011, presieduto dal radicale Marco Cappato, il verde Fedrighini e Edoardo Croci. Per la consigliere Pd Paola Bocci «Area C è stata il primo passo per la riduzione dei danni alla salute» ora «bisogna allargarla e pubblicare giornalmente il livello del pm10 sul sito del Comune per stimolare comportamenti virtuosi».

Fi difende invece «la libertà di movimento per auto e moto di chi lavora». E Riccardo De Corato (Fdi) sostiene che «la battaglia talebana ai parcheggi si traduce in un doppio guadagno, dalle strisce blu e dalle multe, visto che la gente non trova posto e deve lasciare l'auto in divieto».

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