Si è costituito e ha confessato l'autore dell'omicidio del 48enne Franco Cangini, il piccolo imprenditore assassinato a colpi di pistola una settimana fa all'interno della sua ditta a Settimo Milanese durante un tentativo di rapina. Si tratta del 50enne pregiudicato Antonio Rodella che al pm Letizia Mannella, che coordina le indagini dei carabinieri, ha spiegato di aver sparato contro Cangini e il figlio 21enne (rimasto ferito) perché sorpreso e spaventato dalla reazione furibonda della vittima che voleva rapinare insieme con un complice di cui non ha voluto dare informazioni.
L'uomo, con vecchi precedenti per rapina e detenzione di armi e residente a Cerano (Novara), si è consegnato domenica ai carabinieri di Settimo Milanese, dopo che il giorno prima il suo avvocato si era presentato in caserma. Secondo indiscrezioni, infatti, l'autore dell'omicidio, martedì 19 novembre, non immaginava proprio che un tentativo di rapina degenerasse in un omicidio in piena regola. «Non era certamente partito con l'idea di ammazzare un uomo» avrebbe spiegato il suo legale ai militari.
Cangini ha raccontato che martedì scorso è sbucato con indosso una maschera da clown dal bagaglio dell'auto guidata dal complice, che si era fatto aprire il cancello elettrico dalla vittima dicendo che era venuto per vendere del rame. Vistosi minacciato, Cangini che aveva subito l'ultima rapina appena dieci giorni prima, si sarebbe scagliato contro i due dopo aver chiuso il cancello alle loro spalle. Questo avrebbe scatenato la «reazione» del pregiudicato che ha fatto fuoco centrandolo con tre colpi e ferendo alla spalla destra il figlio Igor.
La maschera da clown è stata ritrovata dai carabinieri nei pressi dell`azienda mentre la calibro 9, che Rodella dice di aver gettato dall'auto in corsa, non è ancora stata rinvenuta.
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