Voto sui marò, ammutinamento a sinistra

Voto sui marò, ammutinamento a sinistra

Se le inventano tutte. È «di tutta evidenza» che «un consigliere comunale di Milano è stato eletto per occuparsi della città di Milano». Di conseguenza, «da domani» - oggi per chi legge - «non parteciperò più alle votazioni su questioni che non riguardano Milano, fossero per la liberazione dei marò o anche per solidarietà agli arrestati torturati a Bolzaneto». E guarda caso, dopo una settimana di polemiche oggi in aula si discute proprio l’esposizione dello striscione di solidarietà per i due marò arrestati in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girolamo. E sì che Mazzali aveva votato, anzi promosso a settembre un manifesto a Palazzo Marino per la liberazione di Francesco Azzarà, il cooperante di Emergency rapito in Darfur. Richiesta approvata all’unanimità dall’aula. Ed è ancora appeso quello con la foto di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria (mozione votato il 26 gennaio all’unanimità). Ma da oggi il consigliere di Sel incrocerà le braccia per la solidarietà ai marò: «Credo che la gente non comprenda e sia anche scocciata di strumentali polemiche su questioni non attinenti ala città». E chissà se manterrà la linea per i prossimi 4 anni del mandato. Lui e un altro pezzo della sinistra hanno contestato anche il sindaco che ha difeso lo striscione pro-militari appeso venerdì scorso dal Pdl alla finestra del gruppi consiliare che si affaccia sull’Ottagono. Erano arrivati i vigili per farlo rimuovere, ma il consigliere Pdl Riccardo De Corato lo ha difeso. E Giuliano Pisapia ha ammesso, «non c’è motivo perchè vada tolto». Ma su Facebook sempre Mazzali ha ironizzato: «Visto che sui balconi degli uffici del Comune si può mettere quello che uno vuole in barba ai regolamenti, esporrò la bandiera della Fiorentina e se verranno a toglierà dirò che il mio ufficio è quello di un avvocato e per legge può intervenire solo un pm». Infuriata Anita Sonego, capogruppo della Sinistra x Pisapia: «Abbiamo fatto di tutto per far togliere il manifesto di De Corato, e Pisapia dice che può rimanere dov’è? Non condivido la sua posizione, quando la sinistra esponeva i suoi manifesti venivano tolti subito». Smorza i toni invece il presidente dell’aula Basilio Rizzo: «Il sindaco ha agito con saggezza, evitando altre polemiche».
Ma oggi il caso accenderà di nuovo l’aula. È depositata da lunedì scorso la mozione del Pdl che chiede di esporre uno striscione con la scritta «Salviamo i marò». Un’altra del centrosinistra (che non faceva riferimento a manifesti) verrà sostituita con un nuovo testo che invita l’aula a «offrire sostegno all’azione diplomatica di sindaco e governo affinchè i militari siano riconsegnati alla legge italiana», «chiedere a nostri parlamentari Ue che si esprima l’europarlamento» e ad «esporre uno striscione con le foto e l’appello a restituire i marò allo Stato italiano». «Inviteremo l’opposizione ad un voto unitario» afferma la capogruppo Pd Carmela Rozza.

Anche Pisapia - che ieri ha visto l console indiano Sanjay Kamar Verma e gli ha illustrato casi simili a quello dei marò risolto tra i Paesi con il ricorso ad un’Autorità giurisdizionale superiore - ha invitato l’aula ad «una soluzione unitaria, senza strumentalizzazioni».

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