Una treccia di capelli. Simboleggia le ali della libertà della donna al punto che le nostre nonne, dopo averla tagliata, la conservavano in una scatola. Non sappiamo cosa farà della sua treccia la giovane rumena di ventiquattro anni, che insieme alle botte ha subito la violenza del taglio da parte di un connazionale di quarant'anni.
I due si sono conosciuti il 17 agosto e hanno passato una notte insieme. Il mattino al risveglio l'uomo ha chiesto alla donna una percentuale sull'elemosina racimolata nei giorni precedenti. Il gruzzolo era di 400 euro. Davanti al rifiuto, l'uomo ha aggredito la giovane mutilandola della sua treccia con un colpo netto di coltello, come la donna ha raccontato agli agenti, sottolineando il valore femminile che il serto di crini ha tra le nomadi.
Il quarantenne Sali C., con precedenti, è stato arrestato in via Adriano in una fabbrica abbandonata dove aveva cercato di rifugiarsi alla fine di un breve inseguimento. La donna ha ricevuto le prime cure dai medici all'ospedale Fatebenefratelli. La prognosi è di dieci giorni. Che ne sarà della treccia caduta a terra come una ramo spezzato? Grazie alla denuncia, la ragazza ha potuto fuggire al ricatto di un uomo che vedeva in lei una figurina di carta da piegare.
Le nomadi a Milano sono molto giovani, spesso incinte nonostante la piccola età, con un bambino di pochi mesi appeso al seno. Sono un volto femminile che dovrebbe far riflettere, violentato dall'uomo persino nella sua cornice, i capelli, che appartengono al vento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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