Miliardi di telefonate spiate

da Washington

Nei computer della misteriosa National Security Agency (Nsa), in una base militare vicino a Washington, sarebbero racchiuse informazioni su miliardi di telefonate fatte dagli americani negli ultimi anni. Un’attività segreta e senza autorizzazioni di giudici, che riapre le polemiche sui mezzi con cui la Casa Bianca gestisce la guerra al terrorismo e fa traballare anche la nomina del nuovo direttore della Cia.
Dopo l’11 settembre 2001 - scrive Usa Today - la National Security Agency ha convinto tre colossi della telefonia Usa a mettere a disposizione dell’agenzia di spionaggio i dati sulle chiamate transitate su decine di milioni di telefoni di ignari americani. Un programma segreto diverso da quello delle intercettazioni che nei mesi scorsi già avevano scatenato polemiche furiose sulla Nsa: serve a cercare indicazioni di contatti fra terroristi. Il generale Michael Hayden, l’ex direttore della Nsa che il presidente Bush ha scelto come prossimo direttore della Cia, finisce subito nel mirino.


La Casa Bianca annusa l’aria di tempesta e lo stesso Bush decide di intervenire, con una dichiarazione in Tv prima di partire per un viaggio in Florida. Tutte le attività di intelligence chieste dopo l’11 settembre alla Nsa, assicura il presidente, sono «legali e appropriate» per la caccia ai seguaci di Al Qaida.

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