Un milione e mezzo di euro dal Comune alla festa del cinema Ma in aula è bagarre

Il centrodestra: «I soldi li tirino fuori gli sponsor»

Il Comune di Roma aderisce alla Fondazione Cinema per Roma e mette a disposizione della Festa del Cinema, con una variazione di bilancio, 1,5 milioni di euro. Lo ha deciso il consiglio comunale che ieri ha approvato, con 32 voti favorevoli e 15 contrari, la proposta di delibera n. 178. Con questa delibera, il Consiglio comunale autorizza l’Auditorium a mettere a disposizione le proprie strutture per la Festa del Cinema. Il Consiglio comunale ha, invece, respinto la richiesta di immediata eseguibilità della delibera che è stata votata con il «sì» di 28 consiglieri comunali (9 i contrari), mentre, per essere approvata, richiede il parere favorevole di una maggioranza qualificata, ovvero 31 consiglieri. La votazione di questo provvedimento è avvenuta in seguito alla richiesta del consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma (La destra) che, a seguito dell’approvazione della delibera n. 178, ha richiesto l’azzeramento delle postazioni per verificare il numero dei presenti in aula Giulio Cesare. Per l’eseguibilità della delibera bisognerà dunque aspettare una decina di giorni, il tempo stabilito dalla regolare procedura amministrativa.
Dura l’opposizione alla delibera manifestata da parte del gruppo capitolino di Forza Italia che ha presentato una sessantina di emendamenti, 40 soppressi, alcuni considerati irricevibili, per portare avanti «una vera e propria manovra di ostruzionismo - ha dichiarato il capogruppo Michele Baldi -, non siamo contrari alla Festa, ma crediamo che l’evento debba essere finanziato unicamente dagli sponsor. Ci sono cose più importanti nelle quali investire denaro pubblico». Di parere simile il consigliere comunale Gianluca Quadrana (Rnp) che si è astenuto dalla votazione ed ha tenuto a precisare: «Non sono contrario alla Festa del cinema che considero una grande ricchezza per la città, ma credo debbano essere soggetti privati a gestire eventi di tale portata». Ha, invece, assunto toni più morbidi la posizione del consigliere comunale Adriana Spera che, nei giorni scorsi, aveva denunciato la mancata considerazione del Consiglio comunale in merito alla decisione di istituire la Fondazione. «Ho votato a favore della delibera - ha detto ieri Spera -, non è una resa ma una questione di metodo condivisa dalla maggioranza. È stato infatti accolto il sub-emendamento presentato dal nostro gruppo che impegna il rappresentante del Comune nella Fondazione a chiedere l’applicazione del regolamento sulla sponsorizzazione etica e trasparenza nelle assunzioni del personale». Duro il commento del capogruppo di An Marco Marsilio: «Veltroni mette in riga come scolaretti i consiglieri della sinistra radicale e gli fa votare una delibera illegittima. Ma la maggioranza continua a perdere colpi e non riesce ad approvare l’immediata eseguibilità: solo in 28 votano a favore. Vuol dire che tra procedure burocratiche e tempi di pubblicazione sarà una corsa contro il tempo per garantire il contributo comunale e per formalizzare l’adesione.

Abbiamo assistito allo spettacolo ridicolo di interi gruppi consiliari che, dopo aver annunciato giovedì scorso un voto contrario o la non partecipazione al voto, oggi (ieri, ndr) erano in aula a votare a favore. È dura non credere che dietro questo giro di valzer non ci sia stata una meschina contrattazione di poltrone e di favori».

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