Militari inquieti La Casa Bianca zittisce il generale che chiede più truppe

CONTRASTO Smacco per i progressisti: il tanto vituperato Bush l’aveva invece incontrato

«È meglio che i consigli da parte dei militari seguano la catena di comando». È condensata in poche parole, pronunciate dal segretario per la sicurezza nazionale negli Usa James Jones, la tensione che in questi giorni si respira a Washington tra la Casa Bianca e il comandante delle truppe americane in Afghanistan, Stanley McChrystal, considerato troppo chiacchierone, specie rispetto al basso profilo di David Petraeus, lo stratega della guerra in Irak. Non solo il presidente Barack Obama sarebbe furibondo per il discorso di McChrystal a Londra, nel quale il comandante ha detto di essere contrario all’opzione proposta dal vicepresidente americana Joe Biden, che prevede di concentrare le operazioni contro Al Qaida nelle regioni tribali del Pakistan. A questa si aggiungerebbero altre questioni e soprattutto altre divergenze, a cominciare dal pessimismo di McChrystal, che aveva definito «grave» la situazione in Afghanistan. Smentito anche su questo punto: «Non vedo un ritorno al potere dei talebani e devo essere molto chiaro, l’Afghanistan non corre il pericolo di cadere in mani altrui». Ultima ma non meno importante la questione di un aumento delle truppe.

Obama aveva già annunciato un aumento di 21mila soldati. McChrystal pare ne abbia chiesti 40mila. Ma Hillary Clinton ha precisato che le richieste di aumento di truppe «sono solo una delle diverse opinioni» all’esame del team di Obama.

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