Mille «No tav» bloccano il centro: vetrine imbrattate e caos traffico

Muri imbrattati, bancomat danneggiati e una serie di petardi e fuochi d’artificio lanciati contro il carcere di San Vittore. Va in scena il solito menù di vandalismi. Stavolta i protagonisti sono i manifestanti del corteo No Tav, che se la prendono contro il carcere milanese perché lì sono rinchiusi quattro degli arrestati per l’inchiesta torinese sugli scontri della scorsa estate in Val di Susa.
Il corteo, organizzato nel tardo pomeriggio, ha mandato in tilt il traffico tra piazza XXIV Maggio e Porta Romana: i vigili sono intervenuti per creare dei percorsi alternativi alle auto e gestire gli ingorghi. Lungo il tragitto i No Tav hanno tappezzato i muri di scritte e hanno preso di mira la polizia locale con un «Vigili assassini» a spray per condannare l’uccisione del cileno da parte del ghisa milanese. Non sono mancate le uova cariche di vernice contro il comando di piazza Beccaria.

Nel mirino dei sovversivi ci sono finiti anche il premier Mario Monti (con la scritta «Meno buchi nei monti, più crivellate a Monti») e il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli. Infine due striscioni, srotolati dall’alto delle impalcature che nascondono la chiesa di San Babila («No Tav») e dal tetto del palazzo che ospita i grandi magazzini Coin in piazzale Cantore («Liberi tutti»).

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