Niente più soldi per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Tra le quattro norme del decreto Milleproroghe inserite dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato, ma dichiarate inammissibili ieri dalla presidenza del Senato, ce nè una che assegnava 4 milioni per il 2012 alla Fabbrica del Duomo. Si trattava di un emendamento di tre esponenti cattolici del Pd (Antonio Rusconi, Mauro Ceruti, Maria Pia Garavaglia) approvato dalle commissioni. La norma è stata dichiarata inammissibile per «estraneità della materia». Il finanziamento serviva a interventi conservativi e manutentivi della cattedrale.
Si è salvato invece un altro comma inserito dalle commissioni, che stanzia 3 milioni in favore dellOrchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. La copertura dello stanziamento è stata trovata innalzando dei corrispettivi tre milioni il ricavato dellaumento dellaccisa sui tabacchi. Il rincaro delle sigarette.
Dal laula del Senato a quella di Palazzo Marino. Il dibattito sul bilancio preventivo 2012 dovrà partire entro la fine di marzo, la giunta vuole accelerare e votare il documento in giunta entro febbraio. Ma oggi nel cronoprogramma cè un passaggio delicato, lassessore al Bilancio Bruno Tabacci incontra alle 14.30 i sindacati per presentare le ipotesi in campo e le premesse non sono buone. Cgil, Cisl e Uil hanno già attaccato duramente nei giorni scorsi il Piano di governo del territorio votato dalla giunta e chiedono ai consiglieri di maggioranza di correggere il Pgt in aula con gli emendamenti aumentando la quota destinata alle case popolari. Oppure, ha avvertito la Uil, «decideremo come intervenire dopo, con un ricorso al Tar o uno sciopero generale». Ma anche sui conti le sigle sono pronte a fare le barricate. Mancano allappello 580 milioni di euro per la spesa corrente e Tabacci e il dg Davide Corritore caldeggiano la strada delle privatizzazioni, per investire sui trasporti (servono trenta nuovi treni per la M1 entro il 2015, costo delloperazione 300 milioni di euro) e garantire i servizi. Ma già il segretario milanese della Cgil Onorio Rosati è stato categorico sul no alla vendita di altre quote Sea che rischiano di far scendere il Comune sotto il 51% del capitale.
Il Milleproroghe taglia 4 milioni al Duomo e salva la Verdi con laumento delle sigarette
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