La minaccia di Israele: pronti a invadere Gaza

Israele non allenta la morsa sulla Striscia di Gaza, colpita con tre nuovi raid aerei, e minaccia un’offensiva terrestre su vasta scala se non si fermeranno gli attacchi di Hamas contro la regione del Negev

La minaccia di Israele: 
pronti a invadere Gaza

Gaza - Israele non allenta la morsa sulla Striscia di Gaza, colpita con tre nuovi raid aerei, e minaccia un’offensiva terrestre su vasta scala se non si fermeranno gli attacchi di Hamas contro la regione del Negev.

L'ultimatum di Israele Il premier israeliano, Ehud Olmert, affronterà nel fine settimana la situazione con i ministri del suo governo e gli alti comandi di sicurezza. Ma intanto si moltiplicano gli appelli, anche tra i deputati della Knesset, perché Israele occupi di nuovo la Striscia di Gaza e rovesci il governo di Hamas. I miliziani palestinesi ieri hanno sparato almeno una decina di razzi Katyusha contro la città israeliana portuale di Ashkelon. La città stata colpita solo sporadicamente nel passato; e dunque i Katyusha caduti ieri hanno lasciato una grande impressione.

Situazione di allerta Il governo ha attivato un sistema di allerta con sirene, ma intanto pensa alla controffensiva. "Faremo di tutto" per costringere Hamas a interrompere la pioggia di razzi sul territorio israeliano, ha detto il viceministro della Difesa, Matan Vilnai, alla radio dell’esercito, arrivando a a usare il termine "shoah" (olocausto) per indicare le perdite a cui andranno incontro i palestinesi se Hamas non fermerà gli attacchi. Intanto questa mattina cinque palestinesi, tra i quali due minori, sono rimasti feriti sotto i tre attacchi aerei dell’esercito israeliano. E ormai sono almeno 32 i palestinesi morti tra la Cisgiordania e Gaza dallo scorso mercoledì sotto il fuoco dell’esercito con la "stella di David". Tra le vittime, otto minori, tra i quali anche un bebè di appena 6 mesi.

L'offensiva israeliana L’offensiva sferrata in queste ore da Israele non ha precedenti negli ultimi mesi: l’esercito ha schierato batterie di artiglieria nelle immediate vicinanze della frontiera, decine di tank, blindati che hanno effettuato incursioni di vari chilometri nel nord della Striscia, la zona da cui vengono lanciati i razzi. Del resto ieri anche il ministro della Difesa Ehud Barak ha definita "probabile" un’offensiva in grande stile. E intanto si moltiplicano gli appelli da parte di vari deputati per defenestrare gli attuali vertici di Hamas. Il deputato Tzaji Hanegbi, del partito governativo Kadima, capo della Commissione parlamentare per gli Affari esteri e Difesa ha dichiarato alla radio pubblica che "Israele deve prendere la decisione strategica di ordinare all’esercito di prepararsi rapidamente per rovesciare il regime terrorista di Hamas e conquistare tutte le zone da cui vengono lanciati razzi".

Non solo: ha detto che Israele dovrebbe prepararsi a rimanere nell’area per anni. Anche il deputato del Likud (opposizione), Guideon Sar, si è detto disponibile ad appoggiare un’invasione di Gaza: "Non ci sono dubbi che la risposta in materia di sicurezza richieda una componente terrestre".

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