Squilla diverse volte il telefonino di Gerardina DElia la supplente di matematica, condannata a due anni e dieci mesi per molestie sessuali ai danni di minori. Subito dopo i fatti, non aveva esitato a rispondere alle domande del Giornale per difendersi. Ieri ha preferito, forse su consiglio degli avvocati, rendersi irreperibile. Preferisce non commentare il verdetto pronunciato «in nome del popolo italiano».
Allepoca dei fatti a Nova Milanese la notizia aveva creato un vero scandalo. La professoressa di matematica arrivata da Campobasso laveva combinata grossa. «Sono innocente - disse e quando sarà il momento del processo riuscirò a dimostrarlo. Io non ho mai fatto quello che mi è attribuito: tutte falsità. Scrivetelo, scrivetelo pure. Ho tre lauree figuratevi se mi rovino la carriera in questo modo». Ma la testimonianza della collega deducazione fisica che lha scoperta in atteggiamenti intimi con i ragazzi lha inchiodata.
«Sono soddisfatto spiega Giovanni il genitore di un alunno sedotto dallinsegnante. Ci siamo trovati di fronte ad una vicenda davvero grave. Ora la giustizia, finalmente è arrivata con una condanna che mi pare inevitabile».
Bocche cucite, allora come adesso, da parte dei dirigenti della scuola media Segantini. È una sfilza di «no comment». Tutti vogliono dimenticare, lasciarsi alle spalle una storia boccaccesca che ha sollevato un polverone intorno alla scuola brianzola.
«Meno male che è finita aggiunge Angela la madre di un altro minorenne trovato con linsegnante molisana. In ogni caso mi auguro che certe cose non succedano più. La nostra scuola è sempre stata apprezzata per la sua serietà sia sul piano morale sia su quello didattico. Adesso pretendiamo che il ministero della Pubblica istruzione sia condannato a risarcirci i danni morali».
Antonio Pizzi, il procuratore capo della Repubblica di Monza, pur senza entrare dei dettagli, conferma «di ritenere la sentenza giusta perché i fatti contestati a Gerardina DElia sono di notevole gravità». La vicenda della «porno prof» ha creato parecchia ilarità.
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