Milano - Fermi tutti. Il totoministri non si chiude. A smentire le prime certezze diffuse ieri sera dal leader leaghista Umberto Bossi ci pensa direttamente il premier in pectore. "Sulla formazione della squadra di ministri del prossimo governo nulla è ancora deciso. Tuto si concluderà quando avrò la panoramica della squadra di 60 persone che formeranno il governo. Credo che ci saranno delle sorprese". Lo dice Silvio Berlusconi in collegamento telefonico al Mediolanum Market Forum, in corso a Milano. Quindi spiega il cammino dei prossimi giorni: "Stiamo sentendo tutti. Ieri ho sentito le richieste della Lega. Nulla è ancora deciso. Deciderò io negli ultimi giorni utili e poi, da presidente del Consiglio incaricato, presenterò la proposta al presidente della Repubblica".
Galan resta in Veneto Giancarlo Galan resta governatore del Veneto. È quanto deciso in un incontro ad Arcore tra Silvio Berlusconi e lo stesso Galan. "Il presidente Berlusconi e il presidente Galan - si legge in una nota - si sono incontrati oggi ad Arcore. Insieme hanno concordemente valutato che, anche a fronte dello straordinario successo elettorale e che ha visto la sinistra diminuire il proprio consenso come non mai, non è possibile far terminare anticipatamente la legislatura regionale. Il Cavaliere ha particolarmente apprezzato tale scelta di responsabilità del presidente Galan e ha annunciato che avrà particolare attenzione e riguardo per la specificità del Veneto durante l’azione di governo".
Ministri veneti Almeno due ministri e una "significativa componente" della nuova squadra di governo sarà rappresentata da esponenti veneti. Lo assicura il leader del Pdl, dopo aver incontrato il presidente della regione Veneto. "Berlusconi ha altresì prospettato che il Veneto avrà una forte rappresentanza al governo e che vi saranno almeno due ministri veneti e una significativa componente fra i vice ministri e i sottosegretari".
Elezioni "Con queste elezioni - commenta Berlusconi - si è cambiata la politica italiana e si è affermato il bipartitismo. In parlamento adesso ci sono quattro o cinque partiti, per cui si potranno approvare provvedimenti anche nel giro di una settimana, mentre prima era necessario anche un anno o due". Secondo il Cavaliere, lo snellimento del parlamento potrà consentire: "La diminuzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione, il contrasto all’evasione fiscale e la diminuzione del debito pubblico".
Situazione economica Il premier in pectore sottolinea "la situazione economica difficile che sta attraversando il Paese". Berlusconi ha spiegato alla platea di imprenditori e finanzieri quali sono i punti che rendono difficile la situazione italiana: "L’ipervalutazione dell’euro che rende difficili le nostre esportazioni. La concorrenza dei Paesi orientali e il prezzo alle stelle del petrolio". Sul petrolio aggiunge: "Noi per colpa della sinistra, che anni fa bocciò il nucleare paghiamo l’energia il 35% in più rispetto ai nostri concorrenti. Abbiamo inoltre un gap del 50% rispetto a Paesi come la Germania e la Francia per quanto riguarda le infrastrutture. Inoltre abbiamo il debito pubblico più alto e il costo della Pubblica Amministrazione è del 50% in più rispetto ai nostri competitori". Secondo il leader del Pdl l’Italia paga anche "una elevata evasione fiscale, una giustizia civile con tempi inenarrabili e l’aumento della criminalità a causa della presenza di molti clandestini, si calcola addirittura che siano mezzo milione". Berlusconi chiude spiegando che tra tutte le altre cose che rendono difficile la situazione economica italiana c’è la questione dei rifiuti di Napoli: £Una situazione che provocherà danni incalcolabili al turismo e al made in Italy in generale".
Opposizione Berlusconi auspica che la sinistra "non faccia l’opposizione per l’opposizione, ma possa votare provvedimenti che ritiene giusti uguali a quelli che aveva messo nel suo programma. Alcuni punti del programma della sinistra - spiega il Cavaliere - erano simili ai nostri, quindi, per il bene del Paese, se non vorranno fare opposizione per l’opposizione, potranno votare i nostri provvedimenti".
Svolta "Nei momenti di crisi, come quella che stiamo attraversando, è necessaria una visionaria follia" continua il leader del Pdl a proposito degli interventi necessari cui sarà chiamato il suo governo. Berlusconi cita Erasmo da Rotterdam: "Le opere più giuste non sempre sono dettate dalla ragione, ma necessitano di una capacità visionaria. Noi nella nostra responsabilità di governo dovremo fare cose che altri non avrebbero neanche il coraggio di iniziare.
Personalmente sto vivendo un momento simile a quello di tanti anni fa come imprenditore". Il Cavaliere intravede una svolta: "Possiamo cambiare l’Italia, dare una svolta di qualità al sistema, cambiare lo stato che è fermo all’800 e renderlo competitivo, nonostante il momento di difficoltà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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