Non chiamateli corrente perché la parola li infastidisce. Ma il gruppo di militanti del Popolo della libertà è sostenuto e anche con una certa identità chiara in vista dei congressi. Si definiscono con piacere «cattolici liberali» o ancora meglio «popolari liberali». In pratica sono la parte del Pdl che non fa direttamente riferimento al presidente della Regione, Roberto Formigoni. «Ma non siamo contro - tiene a precisare Fabrizio De Pasquale, ex consigliere comunale e forzista della prima ora -. Semplicemente rappresentiamo molte componenti che sono per la varietà e non vogliono un partito monocorde ciellino».
Lunedì sera allAta Hotel di Porta Garibaldi erano circa seicento. Tra gli organizzatori materiali di quello che con gergo delle pr si chiama levento, Giulio Gallera, ex capogruppo del Pdl in consiglio comunale spodestato e sconfitto da Carlo Masseroli. E poi appunto De Pasquale e un nutrito gruppo di altri consiglieri. Tra i progetti a breve lapertura di nuove sedi del partito, per avere un Pdl più radicato sul territorio. Per intendersi sul target di riferimento, per lo più tesserati da cinquanta euro e cioè militanti e possibili candidati.
Numerosi i vip politici presenti. Per dare unidea del parterre. Sono intervenuti dal palco il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, dellIstruzione, Mariastella Gelmini (che ha insistito sullimportanza delle sedi del Pdl), del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, il sottosegretario allEconomia, Luigi Casero, e allAttuazione del programma, Daniela Santanché. Presenti il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, il presidente della Fiera, Gianpiero Cantoni, le parlamentari Mariella Bocciardo e Valentina Aprea, il senatore Enrico Pianetta, il comasco Giorgio Pozzi.
Molti i politici locali, come il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dapei, i consiglieri regionali Angelo Gianmario e Sante Zuffada, gli ex assessori Bruno Simini e Tiziana Maiolo, gli ex consiglieri Barbara Bianchi Bonomi, Carola Colombo, Francesco Triscari. E poi giovani come Cristina Crupi, i consiglieri Carmine Abbagnale e Armando Vagliati.
La novità, spiegano i presenti, è che hanno parlato non solo i big del partito, ma anche i quadri di base, dai consiglieri di zona ai semplici iscritti.
Ministri e candidati riuniti in seicento nasce la corrente «Cattolici liberali»
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