Il ministro Gelmini

Quattro filmati sul Risorgimento per le scuole lombarde e italiane per diffondere la conoscenza di quel periodo e il messaggio positivo che racchiude. A presentare l’iniziativa ieri a palazzo Marino il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, il sindaco e Giovanni Minoli, coordinatore della struttura Rai 150. La miniserie dal titolo «Il Risorgimento lombardo», destinata alle scuole, è articolata in quattro filmati di 3 minuti ciascuno, che presenta gli eventi delle Cinque giornate «Milano 18-22 marzo 1848», «le Donne di Milano», «I Martinitt» e «Carlo Cattaneo». Il programma è stato realizzato dal Comune di Milano, il ministero dell’Istruzione e dalla Rai.
«Credo che la scuola - ha osservato il ministro Gelmini - si confermi l’istituzione che ha fatto e che continua ad incarnare l’Unità d’Italia. Il Risorgimento e quello che mostrano questi filmati con le storie dei milanesi, delle cinque giornate, di giovani donne e degli orfani del Martinitt hanno un messaggio preciso, e cioè che “quando si crede fortemente in qualcosa, in un ideale, anche se i mezzi sono scarsi, si può vincere”. E le storie pensate per raccontare il Risorgimento raccontano anche del valore, del coraggio, del ruolo importante che ha avuto il popolo, che si ribella». «Milano e le Cinque Giornate anticipano l’Unità d’Italia - l’intervenuto il sindaco -. È una vittoria del popolo che si ribella, e poi gli intellettuali lo seguono. La rivolta di Milano mostra il coraggio dei milanesi, la praticità, la pragmaticità, l’inventiva, la fiducia in se stessi». E la scelta, fortemente caldeggiata dal sindaco di dedicare uno degli episodi ai bambini del Martinitt, vuole proprio sottolineare il «valore che ha avuto il coraggio dei giovani per l’Unità d’Italia».
Non poteva mancare, infine, un filmato dedicato alla figura di Carlo Cattaneo «che ha incarnato il federalismo nel nostro paese, quel federalismo solidale al quale ci ha richiamato, nei giorni scorsi, il presidente della Repubblica Napolitano», ha concluso Moratti.
Ancora presto per esprimere giudizi, per il ministro, sul disegno di legge per l’istituzione di un albo regionale dei docenti, che permetterebbe di reclutare i docenti su scala regionale, evitando che vengano trasferiti dal sud. «Il ddl è in fase di studio - ha spiegato Mariastella Gelmini- certo è che il nostro obiettivo è la continuità didattica per migliorare la qualità dell’insegnamento, che come dimostrano i dati Ocse è già migliorato. I nostri ragazzi - ha continuato il ministro - hanno guadagnato 5 punti in italiano, 3 in matematica e 1 in scienze.

Ora il discorso non è certo stare a misurare i punteggi, detto ciò vediamo che i nostri sforzi sono stati premiati. Per questo è importante per noi garantire la continuità degli insegnanti per garantire risultati ancora migliori».

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