Mino Ronzitti, l’arbitro diventato vigile

Antonio Cassano, dopo la maxi squalifica di cinque giornate e la multa della società, ha beccato meno cartellini che convocazioni in nazionale. Ma Gianni Plinio è pronto a mettere da parte persino la sua ammirazione per Fantantonio piuttosto che rinfoderare la sciabola. E così, dopo essere stato espulso dal consiglio regionale per non essersi risparmiato nelle critiche al presidente della Regione Burlando e soprattutto al presidente del consiglio Mino Ronzitti, ieri è stato l’unico a votare contro la modifica al regolamento che prevede anche multe salatissime ai consiglieri che vengono cacciati dall’«arbitro» dell’emiciclo istituzionale. Da 500 a 1500 euro trattenuti sullo stipendio e/o una squalifica da una a cinque giornate (pardon, sedute di consiglio) con conseguente riduzione di emolumenti, recita ora il nuovo regolamento. Che tra l’altro riduce anche i tempi di intervento sugli emendamenti. Ulteriore motivo di dissenso da parte di Plinio che, dai banchi dell’opposizione ha spesso fatto proprio dell’ostruzionismo una delle poche armi efficaci per fermare la maggioranza di Burlando.

«È giusto che le sanzioni le decidano i membri dell’ufficio di presidenza, con maggioranza e minoranza, non solo il presidente», osserva Ronzitti. Ma Plinio non si fida, né fa il Cassano di via Fieschi: «I capponi non possono applaudire al Natale». E non è neppure detto che pensasse a se stesso.

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