Lei un italiano lo ha sposato. Ex modello, oggi imprenditore nel campo della moda, Luca Sabbioni è luomo italianissimo (marchigiano per la precisione) che lavvenente russa Natasha Stefanenko - nota non solo per le sue lunghe gambe, ma anche per il cervello fino, messo alla prova da una laurea in ingegneria metallurgica e da anni di successi televisivi - dunque lui è luomo che ha scelto come compagno di vita. E le cose fra i due vanno a gonfie vele. «Forse ho trovato lunico italiano non mammone», dice lei esplodendo in una risata.
Quindi è suo marito che è fuori dal cliché del maschio italico descritto dal Times?
«Ma no, ho conosciuto altri italiani come lui che sono responsabili e vogliono godersi la vita in autonomia, senza che la mamma organizzi la loro vita. Non è poi così difficile. Io, tra laltro, da mamma posso capire certi atteggiamenti».
Cioè anche lei è iperprotettiva? Mamma allitaliana? Sa che il Times accusa proprio loro di aver creato degli smidollati...
«La mamma è sempre la mamma. Cè un istinto che ti porta a volte a esagerare con le coccole, a eccedere nel senso di protezione. In tutto, però, ci vuole equilibrio. È giusto lasciare che i figli facciano la propria strada. È latteggiamento di una mamma intelligente, come mia suocera... ».
Quindi anche lei è convinta che le mamme siano allorigine degli atteggiamenti dei figli maschi?
«Io sono convinta che molto dipenda dal carattere del maschio in questione. Mia suocera è molto presente e io la adoro anche per questo. Adoro le sue coccole, la sua apprensione. Ma con il figlio il rapporto non è malsano. Luca sa cosa vuole e quindi la cosa non disturba affatto nessuno dei due».
E alle donne che si lamentano di questi uomini troppo mammoni, cosa direbbe?
«Be, le capisco. Non è per nulla gradevole. Hanno la mia solidarietà».
Ai bamboccioni, che direbbe?
«Be, devono crescere, soprattutto fare esperienze e prendersi le proprie responsabilità. È fondamentale per lequilibrio della coppia. Altrimenti i rapporti sentimentali vanno a rotoli. Noi donne adoriamo essere mamme, ma non vogliamo avere accanto un bambino invece che un uomo».
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