Miotir ricapitalizza e cambia anche nome

La famiglia Romiti e gli altri soci verseranno 90 milioni di euro

da Milano

È fissata per domani l’assemblea dei soci di Miotir, primo azionista di Gemina, che darà il via libera alla ricapitalizzazione della holding con il versamento da parte della famiglia Romiti, di Clessidra, di Edizione Holding e di Capitalia, di un ammontare complessivo di circa 90 milioni. L’operazione garantirà alla famiglia Romiti di detenere la quota di maggioranza (circa il 35% del capitale), mentre il fondo Clessidra e i Benetton avranno circa il 32% ciascuno e Capitalia il 2% circa. I soci, che procederanno anche alla nomina di 7 consiglieri di amministrazione, hanno trovato un accordo anche sulla nuova denominazioni che al momento, però, non sarebbe stata ancora definita. La nuova Miotir, che ha rilevato di recente le quote di tre soci usciti dal patto di sindacato di Gemina (Pirelli 1,73%, Pesenti 4,37% e Edison 0,93%), dovrà a sua volta cedere una parte delle azioni ai soci pattisti che lo richiedono. «I passaggi di proprietà - sottolinea una fonte finanziaria interpellata da Radiocor, riferendosi alle azioni Gemina - sono assoggettati a diritto di prelazione da parte degli altri soci.

E fra questi, secondo indiscrezioni, ci sarebbe il gruppo Ligresti che, tramite Fondiaria-Sai (3,01% nel patto), è interessato a rafforzarsi nella finanziaria milanese che controlla Aeroporti di Roma. Per ora la nuova Miotir, che avrebbe identificato in infrastrutture e sviluppo la sua nuova denominazione, non ha allo studio un eventuale accorciamento della catena societaria.

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