Miracolo di Alcoy

Nella città spagnola di Alcoy si festeggia ogni anno quel che gli abitanti chiamano «Jesuset del Miracle». La storia è questa: nell’anno 1568 un tintore di nome Juan Prats era entrato nella chiesa parrocchiale di nascosto ed aveva rubato diversi oggetti preziosi. Tra questi, uno scrigno d’argento che conteneva tre ostie consacrate. L’uomo mangiò le ostie e nascose lo scrigno. L’indomani mattina il parroco si accorse del furto sacrilego e subito si aggrappò alle campane per radunare la gente. Il popolo venne e, appreso il fatto, si diede alla ricerca di quegli oggetti ma nulla si riuscì a trovare. Una vedova di nome María Miralles, che abitava nella casa a fianco di quella del ladro, si mise in ginocchio davanti a una statuetta di Gesù Bambino che troneggiava in casa sua. Pregò che almeno le ostie venissero ritrovate. Di colpo la statuetta mosse la mano e col dito indicò la casa vicina. La donna andò subito ad avvertire le autorità. Intanto, il parroco si era diretto alla stalla del Prats. Come mai? Testimoniò poi che un impulso misterioso lo aveva portato fin lì. Sempre obbedendo all’impulso, aveva guardato sotto alcuni ceppi di legno ed aveva trovato lo scrigno. Dentro, miracolosamente, c’erano le tre ostie. Proprio in quel momento arrivarono le guardie e finì che il Prats venne sottoposto a interrogatorio.

Quando quello vide le tre ostie tornate al loro posto, si impaurì e, pentito, confessò tutto. Oggi la casa di Juan Prats è diventata un oratorio. La statuetta di Gesù Bambino viene portata in processione: è ancora inclinata e la sua mano destra punta il dito.

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