TorinoOscar Farinetti è un signore di 55 anni dall'aspetto pacioso, il baffo curato e non troppi capelli. Benestante di famiglia, è diventato ancora più ricco negli ultimi anni: prima perché quasi da un giorno all'altro ha venduto a un gruppo inglese la maggioranza di UniEuro (quella, per intenderci, della martellante pubblicità «l'ottimismo è il profumo della vita»), poi perché a Torino ha aperto «Eataly», negozio-ristorante per il cibo di qualità che, costato inizialmente venti milioni, fattura euro a palate. Ecco, adesso potrebbe essere lui il famigerato «Mister X» interessato a comprare il Torino. Urbano Cairo, attuale presidente della società granata a lui costata quasi nulla, magari ancora non lo sa, però gli avvocati che dicono di rappresentare Mister X si dicono certi che «quando il nostro cliente svelerà la propria identità, entro non più di un mese, i tifosi granata resteranno a bocca aperta».
In realtà sotto la Mole lo scetticismo regna sovrano, perché i tre avvocati capitanati da Massimo Durante - ex presidente di Rinascita Granata, l'associazione che ai tempi di Cimminelli voleva intraprendere la strada dell'azionariato popolare - non ispirano fiducia ad alcuno. Per di più, Durante è dichiaratamente juventino. Farinetti - se fosse lui Mister X, come rilanciato ieri anche da Dagospia - potrebbe però piacere davvero, arrivando dalla provincia cuneese e disponendo di euro sonanti: pare anche che a febbraio debba incassare un'altra tranche della vendita di UniEuro e sarebbe quella la fantomatica «eredità» che permetterebbe al loro assistito di sbandierare sotto il naso di Cairo un assegno da 40-60 milioni di euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.