Il misterioso mondo delle balene nel libro che racconta la Liguria

Lo sapevate che il golfo di Genova è frequentato dallo Zifio? E che ha un canyon più profondo del Gran Canyon del Colorado? E soprattutto che il Mar Ligure è stato proclamato santuario marino? Lo racconta Maddalena Jahoda, appassionata di cetacei da più di vent'anni, nel suo libro «Le mie balene», presentato giovedì pomeriggio al Museo di Storia Naturale di Genova. Per una volta il Museo, nonostante il suo consueto vecchiume che aleggia nelle stanze, si è rivelato la cornice ideale per questa presentazione. Ma avete idea di quanto sia grande una «balenottera»? Ci illumina la studiosa (che è anche divulgatrice scientifica «free lands»): «Il termine potrebbe far pensare ad una piccola balena, ma in realtà le “balenottere” sono tra i più grandi cetacei che esistano. Andate a vedere il suo scheletro nelle sale di questo museo e capirete che la sua lunghezza supera quella di una comune imbarcazione a vela». Le parole dell'autrice vengono arricchite dalla proiezione di magnifiche diapositive capaci di immergere il pubblico nell'esperienza fianco a fianco con queste creature marine.

Grandi e terribili? «No, è un mito da sfatare: le balene sono assolutamente pacifiche e innocue. Il solo Capodoglio (una delle otto razze di balene che popolano il Mediterraneo, n.d.r.) diventa aggressivo solo quando attaccato per venire cacciato: come non dargli ragione?».

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