Un mix perfetto: squadra giovane e mister esperto

L’altra sera hanno visto i cugini di città, non belli ma efficaci, esordire vittoriosamente contro i biancorossi vicentini, belli ma inefficaci, dando ragione a chi li indica come i favoriti nella corsa alla serie A. E non è un caso se Atalanta ha giocato davanti a oltre 20 mila spettatori, un lusso in serie B. Stasera, tocca ai cugini di campagna dell’Albinoleffe che, al contrario dei nerazzurri, i suoi spettatori li conosce, e li conta, uno per uno (mèi pok che nisù – meglio pochi che nessuno - è scritto sullo striscione che un manipolo di supporter porta in giro per la penisola).
La squadra della valle Seriana inaugura in trasferta a Trieste il suo ottavo campionato consecutivo, in dieci anni di vita, in cadetteria. Emiliano Mondonico, il tecnico meno giovane (63 primavere ben portate) della serie Bwin, è chiamato all’ennesimo miracolo, visto che si trova a dover costruire una squadra da capo a piedi. Il presidente Andreoletti, difatti, ha ceduto i pezzi pregiati della formazione che bene si era comportata la scorsa stagione, e ha messo a disposizione del tecnico una pattuglia di sbarbati che, assicura il massimo dirigente, con le cure del mister non tarderanno a farsi valere. Sarà, ma nel frattempo il Mondo è costretto a fare e disfare, provare e riprovare, nel tentativo di trovare l’assetto giusto. Una fatica non lieve, affrontata con la collaborazione del fido Daniele Fortunato e di Mirko Poloni, fino a ieri colonna storica del centrocampo bergamasco.
Partiti Cellini e Ruopolo, la coppia gol delle recenti stagioni, l’Albinoleffe concede fiducia al tandem di riserva Cissè-Torri che, nell’esordio in Coppa Italia (3-1 al Pescara) ha mostrato buone cose. È tornato a Mosca, ma è probabile che approdi al Cagliari, il portiere Pelizzoli, troppo alto il prezzo del riscatto per le tasche bergamasche. Un paio di settimane fa hanno preso la via della Sardegna Perico e Laner, i due esterni di destra. E ancora, sull’altra corsia, per il ritorno di Regonesi, c’è Cristiano con la valigia pronta, mentre gli esperti Sala e Passoni hanno un problema contrattuale da risolvere. Basta fare un rapido conto per capire che razza di compito attende Mondonico, il quale, arriccia il baffetto prima di regalare la litania di sempre: «E’ il nostro destino. Ogni anno ci aspetta un’impresa. Lotteremo tutte le settimane per raggiungere il traguardo, fissato un gradino sopra i play out».
Stasera la «celeste», come la chiamano in valle, si troverà di fronte una squadra che durante la preparazione estiva ha già vinto un campionato. La Triestina, infatti, era partita in ritiro per disputare il torneo di LegaPro, ma a metà strada è stata ripescata. La squadra, perciò, è un cantiere aperto, con qualche faccia nuova, ma anche con vecchie certezze, come Testini, un ex, Godeas, Della Rocca.

Insomma, al Nereo Rocco, si troveranno di fronte due squadre ancora in fasce, ma ricche di entusiasmo, chi per aver ritrovato una categoria perduta, altri per avere la possibilità di mettersi in mostra in un club che sembra fatto apposta per consentire, a chi segue i consigli del vecchio Mondo, di spiccare il volo.

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