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Apple studia già il "dopo" iPhone: ecco cosa ci riserva il futuro

Niente più iPhone ma un visore che ci consente di vivere realtà virtuale e aumentata allo stesso tempo e svolgere le stesse funzioni quotidiane che facciamo con i telefonini: ecco cosa bolle nella pentola della Apple

Apple studia già il "dopo" iPhone: ecco cosa ci riserva il futuro
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Alla Apple, da sempre, c'è una squadra di "visionari" che anticipa egregiamente quale sarà il trend mondiale sui dispositivi messi sul mercato: è accaduto così per gli iPhone da 20 anni a questa parte, è accaduto per iTunes e l'ampia offerta musicale e video che è arrivata sul melafonino e potrebbe accadere per l'oggetto del prossimo futuro con il quale l'azienda di Cupertino potrebbe dire addio agli smartphone con la mela morsicata a favore della realtà virtuale e aumentata con dispositivi particolari.

Cos'è Apple Reality Pro

Bisognerà avere ancora qualche settimana di pazienza e poi, durante la conferenza annuale Wwdc sulle ultime novità che si terrà tra il 5 e 9 giugno, il mondo potrebbe scoprire cosa si nasconde dietro "uno dei lanci prodotto più clamorosi di sempre" come ha definito l'evento il giornalista specializzato sulle mosse della Apple, Mark Gurman, come ha dichiarato a Bloomberg. Per mandare in naftalina i tanto amati iPhone potrebbero arrivare questi super occhialoni, meglio chiamarli visori, grazie ai quali faremmo tutto ciò che quotidianamente facciamo con due mani e con lo sguardo rivolto verso lo schermo del cellulare: andare sul web, guardare mail, chattare, usate videogiochi e vedere film. Vivremmo tutto questo con una percezione diversa della realtà alla modica cifra di tremila dollari a dispositivo secondo le prime indiscrezioni.

La realtà parallela

Insomma, si tratterebbe di una svolta epocale ma è ancora prematuro prevedere l'andamento di questo prodotto sul mercato anche perché non sarebbe pronto prima di un altro anno. Grazie a questi occhialoni super tecnologici saremmo catapultati in una realtà totalmente digitale e aumentata: potremmo assistere a videoconferenze con avatar, leggeremmo in maniera diversa le pagine web dei quotidiani e "gli utenti saranno inoltre in grado di utilizzare il visore in diversi modi, con controlli manuali, legati al movimento degli occhi oppure tramite Siri", ha spiegato Gurman. In pratica è come se fossimo "dentro" al telefonino.

Immaginate, poi, cosa potrebbe accadere con la realtà aumentata usando i nostri contatti in rubrica, FaceTime, le Foto e tutto ciò che adesso vediamo nelle "dimensioni" reali. "Gli utenti saranno inoltre in grado di utilizzare l'auricolare in diversi modi, incluso il controllo manuale e visivo e Siri. Funzionerà anche con una tastiera collegata o controlli da un altro dispositivo Apple", ha aggiunto l'esperto. Secondo le prime indiscrezioni, le batterie sarebbero esterne così da non gravare sugli occhialoni e delle dimensioni in un normale smartphone ma più spesse da poter mettere anche in tasca.

La nuova strategia

Secondo quanto scrive Bloomberg, sarebbero almeno sette anni che gli sviluppatori lavorano a questo progetto ma la grande novità rispetto al passato, oltre al dispositivo in sé, riguarda il modo in cui sarà sponsorizzato il prodotto: il giornalista parla di un approccio "scattershot", ossia confuso e indiscriminato. Non c'è, come ci hanno abituato da sempre, una strategia precisa e mirata ma questa volta si spera che possa essere il consumatore a essere attratto dal prodotto senza troppi proclama dal palco. Questa voluta "confusione" fa in modo di entrare in punta di piedi nel dopo iPhone perché un taglio netto è difficile che possa prendere piede immediatamente.

Ecco perché secondo molti esperti, durante la presentazione di giugno, saranno lanciate soltanto alcune suggestioni e nulla più, l'avvenimento non dovrebbe essere in pompa magna ma volutamente incerto.

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