Moda, la ripresa sfila in passerella

Bilancio della settimana dei defilée: molti i compratori e alto l'interesse straniero ma pochi ospiti

Moda, la ripresa sfila in passerella

Poche, pochissime celebrity internazionali, praticamente nessuna di quelle che ci si aspettava, a partire da Madonna che ha snobbato le sfilate (avrebbe dovuto essere da Versace), ma tanta stampa straniera e soprattutto tanti compratori. E finalmente si parla di ripresa. La settimana della moda, che ha visto in passerella 151 collezioni fra sfilate e presentazioni, si è chiusa lunedì «con un bilancio positivo», come commenta l'assessore Cristina Tajani.

«Il calendario più lungo, la settimana più rilassata, i giovani che hanno avuto il giusto spazio e un buon riscontro, la città che si è aperta alla moda con nuove zone. Bene anche le fiere che hanno fatto da contorno alla fashion week».

Questa era la settimana che avrebbe dovuto traghettare la moda verso l'Expo, e in effetti è stato così. Tanto che si è chiusa con Laura Biagiotti che presta a Milano «Genio Futurista», arazzo di Giacomo Balla che fa parte della collezione della Fondazione Biagiotti Cigna: realizzato nel 1925 per l'Esposizione Universale di Parigi, ora sarà il simbolo di Expo Milano.

Mentre lunedì inaugura a Palazzo Reale la mostra su Ferrè, «vero trait d'union tra la fashion week e l'Expo». E già si parla della grande sfilata evento di Armani Privè per l'inaugurazione dell'attesissimo Silos Armani voluto da Re Giorgio, che è stato nominato special ambassador di Expo.

«Tutti insieme a Milano potremmo fare buone cose, soprattutto se non ci scarichiamo addosso delle viperate», ha commentato Armani che il 30 aprile inviterà tutti i colleghi. Intanto si fa il bilancio di questa settimana, che, per dirla con Mario Dell'Oglio, presidente della Camera Nazionale Buyer, è stata ricca e dinamica, «Milano si è scossa.

Sarà per l'imminente Expo 2015 ma la città ha ritrovato una vivacità incredibile. Molti gli eventi importanti e di respiro. In giro si respirava l'entusiasmo di altre settimane tematiche come quella del design. Le strade piene di giovani attenti e curiosi. E in passerella si è imposto il valore identitario del brand».

Bene anche le fiere come White con 19.250 presenze, e Mipap che ha visto «4.065 buyer profilati (di cui il 22% provenienti dall'estero) che hanno ammirato le 170 collezioni in mostra, con un incremento di visitatori dell'8%», come commenta l'ad di Fiera Milano Enrico Pazzali, che prevede «un anno ricco di successi».

Come quello previsto da Camera Moda: «Il calendario delle sfilate di settembre mira ad avere un respiro più internazionale, con un giorno in più dedicato agli stilisti cinesi», ha anticipato l'ad della Camera Jane Reeve. E la Camera, oltre a organizzare dei tour fashion guidati da ciceroni in giro per Milano, coordinerà un calendario di eventi legati alla moda e aperti al pubblico, una sorta di «Fuori Expo», anticipato dall'inaugurazione della mostra dei tombini d'autore in via Monte Napoleone.

Un successo la manifestazione fieristica di «White» che ha totalizzato poco meno di ventimila presenze.

Questa la percentuale totale di incremento delle visite dei compratori alle fiere parallele alla Settimana della Moda.

Tante sono state le collezioni che hanno sfilato sulle passerelle milanesi tra defilée e presentazioni.

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