Bambineggiamo con i nostri vestiti, perché che cosa non ci porteremmo via dalle fiabe di Disney di quegli abitini infantili che evaporano intorno al corpo come fiori di un giardino proibito? La gonna gonfia di Alice oppure i fiocchi e i drappeggi di Cenerentola, puntati fatidicamente da fate e topini. La donna guarda indietro nel tempo, al perduto corredo dei primi anni detà, e apre un guardaroba baby dal profumo delicato, quasi di borotalco e margherite, sì, ma conturbante proprio in questa sua delicatezza.
Lidea è di Gaia Trussardi che, ispirandosi ai trastulli in stoffa della figlia Isabella, quattro anni, ha dato vita a Ludicious - nome nato dallincontro di ludicrous, ludico, e delicious, delizioso - , nel suo nuovo negozio di via SantAndrea 5. «Cè il sapore del capo divertente e sfizioso - spiega - che attinge la sua personalità dai dettagli di un «cera una volta», colletti rotondi, fiocchi in velluto, passamanerie, ma incastonati nella cornice matura di colori basaci, tagli vivi, maglie essenziali».
Le signore incontrano il sogno spensierato di abiti, cinture e borsette a forma di tombolino rotondo. E respirano il senso di sottogonne in tulle, che aprono le sottane a corolla, di camicie in garza pesante, di capi spalla in lana spigata. E una femminilità che non aggredisce, ma solletica limmaginario maschile, non si fascia in tubini e trasparenze, per sorridere invece sotto nastri, piccoli scolli, tagli ad impero. Lolita ritorna alletà dellinnocenza.
«Non ci sono tanti modelli, come nei negozi per bimbe - sottolinea Gaia Trussardi - ma ogni abito si presenta in molte versioni con stoffe diverse, che ritornano al mondo delle bambole».
La moda scopre la classe dellinfanzia
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