La macchina delle sfilate scalda i motori. Dal 22 al 29 settembre, le collezioni per lestate 2008 di Milano Moda Donna sfileranno su circa cento passerelle, ma Palazzo Marino è pronto ad affiancare un lungo elenco di eventi collaterali. E dopo la campagna contro lanoressia dellanno scorso, lassessore alla Moda è pronta a lanciare loperazione «Abiti puliti», per la regolamentazione e lobbligatorietà del «made in», letichetta che dichiara lorigine dei capi di abbigliamento e dei prodotti venduti in Europa. «È grave - afferma Maiolo - che lEuropa ancora esiti a fare una legge che la renda obbligatoria. Il problema è serio e va affrontato con una rivoluzione da parte del consumatore, lunica arma è lastensione consapevole dallacquisto: Io non compro labito se non so da dove viene». A questo scopo, il 30 agosto ha istituito un Tavolo sul «Made in» e la tutela dei consumatori con il presidente della Camera della Moda Mario Boselli e lassessore alla Salute Carla De Albertis, «una battaglia che inizia con una campagna di informazione che speriamo ci veda insieme a stilisti, produttori e rivenditori». Ha già aderito Maria Luisa Trussardi.
Per fare il punto sulle iniziative organizzate durante le sfilate, ieri mattina il sindaco Letizia Moratti ha riunito a Palazzo Marino Boselli, Maiolo, gli assessori Giovanni Terzi e Massimiliano Orsatti e i membri dellUnione del commercio. In programma la presentazione dei libri dedicati a via Montenapoleone e al Castello, una mostra, sfilate di sartoria artigianale, una o più porte della città illuminate da una «cascata» di luce e dove le immagini in presa diretta dei passanti si mescoleranno su grandi schermi a quelle delle modelle in passerella.
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