Un modello che si avvicina ai «family office»

Tra i servizi: asset protection, passaggio generazionale, gioielli e opere d'arte

Un modello che si avvicina ai cosiddetti family office «L'esperienza degli ultimi dieci anni conferma ulteriormente che per gestire il proprio patrimonio è indispensabile affidarsi a consulenti altamente professionali. Tassi a zero e Borse volatili non lasciano margini di dubbio. Ma la nostra sfida è più ambiziosa. Noi di Mediolanum Private Banking siamo i partner integrali delle persone più abbienti, i cosiddetti high-net-worth individuals. Per la gestione, ma anche la tutela complessiva del loro patrimonio», è soddisfatto Andrea Guazzi, da qualche mese responsabile del Wealth Management di Banca Mediolanum, della risposta che il mercato sta dando alla nuova frontiera professionale del gruppo fondato da Ennio Doris. «L'affiancamento che proponiamo ai nostri clienti punta a soddisfare tutte le esigenze di chi ci affida un patrimonio dal valore complessivo tra il milione e i 100 milioni di euro, spesso si tratta di piccoli e medi imprenditori - spiega -: offriamo una consulenza a tutto tondo che soddisfa sia esigenze legate alla gestione dell'impresa di famiglia sia alla tutela complessiva del patrimonio personale. Le esigenze di questa fascia di clientela sono varie e articolate, e spaziano dai servizi di asset protection, all'assistenza sul passaggio generazionale, alla finanza straordinaria (quotazioni in Borsa, emissioni obbligazionarie, fusioni e acquisizioni) alla consulenza strategica, oltre alla gestione di tutto il patrimonio di famiglia: gioielli, opere d'arte. Va da sé che a questi livelli la gestione patrimoniale può essere ottimizzata attraverso una forte componente fiscale e un complessivo wealth planning (gestione della ricchezza complessiva). Si tratta di un ampio ventaglio di servizi che i nostri clienti possono ottenere alle migliori condizioni di mercato e profilati sulle loro esigenze».Due sono gli elementi distintivi che caratterizzano la strategia scelta da Banca Mediolanum. Innanzitutto la formazione: nel corso del 2015 sono state erogate ben 7.511 ore di formazione per i 404 private banker del gruppo, quasi venti ore per ciascuno, un risultato che colloca il gruppo ai vertici del mercato, e non solo nel settore finanziario. E poi le partnership: «Stiamo acquisendo la collaborazione dei migliori professionisti indipendenti - aggiunge Guazzi - con i quali stipuliamo un accordo di priorità a vantaggio dei nostri clienti, e per coloro che, come alcuni gruppi leader nelle aste d'arte, che faranno per noi l'advisory nel settore, non sono indipendenti, nel senso che hanno un'attività aziendale autonoma di grandi proporzioni, chiediamo comunque di fornire ai nostri clienti dei servizi dal valore esclusivo».

«Il nostro modello si avvicina molto al lavoro dei cosiddetti family office, gestori altamente specializzati ai quali si affidano i magnati dell'industria per la gestione di tutti i loro interessi. Siamo ottimisti sul successo di questa nostra strategia - conclude Guazzi - che sta riscuotendo ottimi risultati in un settore da sempre trascurato, in Italia, dagli operatori creditizi e finanziari».EMo

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