Modello spezzino per il Pdl trentenne

(...) in Regione, uno dei segreti comunicativi di Matteo Rosso e dei suoi consiglieri, che ancora ieri hanno dato battaglia sui soldi al treno storico per portare i liguri in Toscana.
Domani il nostro Federico Casabella ve li presenterà uno per uno. Perchè Giacomo, Matteo e Maria Grazia sono l’esempio di come un’altra politica sia possibile. Di come sia possibile scoprire i soldi per l’ululone dal ventre giallo nel parco di Montemarcello-Magra; di come sia possibile lottare perchè trecento cani spezzini non vengano deportati in un lager per animali in Germania; di come si possano firmare le raccolte di firme del Giornale su Fini, senza vergognarsene, ma anzi a testa alta. E di come si possa anche vincere qualche battaglia.
Penso, in particolare, a quella portata avanti da Gianpedrone e dai suoi, insieme al coordinamento e al gruppo consiliare di Ortonovo, sulla scelta del Comune di invitare ufficialmente il figlio di Ciancimino a parlare di mafia. Insieme a loro abbiamo portato avanti la denuncia.

Insieme a loro abbiamo incassato il consiglio del deputato spezzino del Pd Andrea Orlando al suo sindaco per evitare una deriva giustizialista con tanto di bollino del Comune, che avrebbe trasformato l’aula consiliare in una succursale di Annozero.
Insomma, il Pdl può ripartire. Se lo fa con belle facce da trentenni come quelle di Giacomo, Matteo e Maria Grazia, è meglio. Il futuro ha le loro facce e la loro passione.

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