Un Amleto non completamente pazzo, non malinconico nell'indole, bensì personalità con mille sfaccettature, lacerata dai conflitti interiori, divorata ora dal dolore, ora dalla gelosia, dal desiderio di vendetta, tormentata da dubbi incessanti. Un uomo «moderno». Del resto, lo stesso Shakespeare fa del principe di Danimarca una tra le prime «vittime» della nuova concezione del mondo, che spazza via l'antropocentrismo rinascimentale, strappando violentemente l'uomo dal nucleo del tutto e relegandolo in uno degli infiniti angoli dell'universo.
Questo «Amleto», confuso, sradicato, è il fulcro della regia di Piergiorgio Piccoli per la tragedia shakeaspeariana che apre questa sera (con repliche l'11 e il 12 luglio, sempre alle 21.30) il 43°Festival Teatrale di Borgio Verezzi, dedicato quest'anno a Napoli (designata sede per il Forum Universale delle Culture nel 2013). Piccoli sottolinea proprio la irrequietezza psicologica del protagonista, rendendolo uomo modernamente imperfetto, instabile, alle prese con due grandi ossessioni: il fantasma del padre e la presenza ingombrante della madre. Pensieri, tormenti e desideri che il regista rende visibili al pubblico materializzandoli con artifici scenici particolari, tra cui una macchina del tempo realizzata interamente in legno. E a sottolineare ulteriormente l'attualità del personaggio shakeaspeariano contribuiscono i costumi di Rebecca Cohen, che non hanno una precisa collocazione temporale e che risultano in questo modo universali, adatti ad ogni epoca e carattere.
Infine la musica, trattata con occhio di riguardo: non semplice accompagnamento, ma vera e propria protagonista, efficace nel sottolineare i sentimenti e i momenti drammatici più intensi. Per l'occasione sono stati infatti musicati da Pierangelo Valtinoni alcuni fra i sonetti shakespeariani, che verranno affidati alla voce di Maria Letizia Gorga.
«Le musiche - sottolinea Piccoli - sono in linea con lo Shakespeare dell' Amleto e contribuiscono a elevare la parte più poetica del testo creando un giusto contrasto con i momenti dedicati alle suggestioni più impetuose della messa in scena». Nel ruolo di Amleto, Maximilian Nisi; in quello di Ofelia Anna Zago; Maria Letizia Gorga è invece Gertrude, la madre di Amleto. Accanto agli interpreti principali, Paolo Rozzi (Claudio), Carlo Properzi Curti (Polonio), Aristide Genovese (Laerte), Daniele Berardi (Orazio), Edoardo Fainello (nel doppio ruolo di Marcello e di Orsico), Roberto Napoletano (becchino); la voce dello spettro è affidata a Glauco Mauri. Affiancano gli attori (facenti parte della compagnia Theama Teatro di Vicenza che coproduce insieme al Festival) un nutrito gruppo di allievi dell'Accademia Veneta dello Spettacolo di Vicenza.
Prezzo del biglietto intero, 23 euro; ridotto 20 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.