Cultura e Spettacoli

Il modo migliore per capire la cultura del Rinascimento? Un videogame

«Denaro e Bellezza - i banchieri, Botticelli, e il rogo delle vanita», mostra fiorentina che racconta la nascita del sistema bancario europeo regala ai visitatori un'incredibile esperienza interattiva

Tra i capolavori del Botticelli, del Beato Angelico e del Pollaiolo, un videogame per vestire i panni di un banchiere nella Firenze dei Medici e riuscire a guadagnare investendo denaro a Londra, Bruges e Ginevra, eludendo le severe norme del tempo che vietavano di trarre profitto dai prestiti: è il gioco interattivo che arricchisce «Denaro e Bellezza - i banchieri, Botticelli, e il rogo delle vanita», mostra che racconta la nascita del sistema bancario europeo attraverso le opere di alcune tra i più grandi artisti del rinascimento e che è in programma, da sabato al 22 gennaio, a Palazzo Strozzi a Firenze. Lungo l'itinerario della rassegna sono disseminati terminali touch screen installati appositamente per consentire ai visitatori di cimentarsi con il videogioco: si parte nella Firenze del '400 con un capitale base di 1000 fiorini, da cambiare all'estero con altre valute per trarne un profitto attraverso il sistema dei cambi; obiettivo del gioco, la cui «sceneggiatura» è stata scritta a 4 mani dal giornalista curatore della mostra, Tim Parks, e dall'autore di graphic novel Giuseppe Palumbo, è di azzeccare gli acquisti e gli investimenti giusti, riuscendo a riportare nella capitale del Granducato almeno il 5% dei fiorini in più; se lo scopo è raggiunto, si avrà diritto ad uno sconto del 10% sugli eventuali acquisti al bookshop della mostra. Quanto alle opere esposte, sono oltre 100 i dipinti e gli oggetti caratteristici del «commercio di denaro» che proprio a Firenze, al tempo capitale economica europea, stava formandosi con compiutezza.

Tra queste, un esemplare trecentesco del fiorino d'oro, lettere di cambi tra i banchieri del tempo, ed autentici capolavori della pittura rinascimentale, come La pala della Zecca di Jacopo di Cione (restaurata per l'occasione), la Madonna col Bambino di Botticelli e il celebre «Savonarola predica contro il lusso e prepara il rogo delle vanità», del bavarese Ludwig von Langenmantel.

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