Tutto è iniziato da una confidenza rivolta allamichetta del cuore. Poche parole, una manciata appena, ma talmente pesanti da scatenare una vera e propria bufera, fino a portare alla cattura di un sessantenne incensurato residente a Tuscania in provincia di Viterbo. Arrestato nella giornata di ieri luomo dovrà rispondere dellaccusa di violenza sessuale e molestie ai danni di due ragazze di appena 14 anni, una delle quali è sua nipote. Partcolare che, se possibile, rende la storia ancora più drammatica di come appare al primo impatto. Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dalla Squadra mobile di Viterbo, diretta da Salvatore Gava, lanziano, un ex-dipendente dellInps attualmente in pensione, sposato nonché padre di un figlio, avrebbe abusato della figlia della sorella fin da quando la piccola aveva allincirca 8 anni. Negli ultimi mesi le sue attenzioni si sarebbero spostate inoltre su una cara amica della vittima che però, a differenza della compagna di giochi, ha avuto il coraggio di venire allo scoperto e raccontare quello che le stava succedendo. «Tuo zio mi sta molestando sempre più pesantemente», avrebbe confidato un giorno la giovane studentessa alla nipote delluomo, prima di andare a mettere al corrente della situazione genitori e forze dellordine. Immediata la denuncia, dalla quale è scaturita poi un inchiesta delicata fatta di pedinamenti, intercettazioni telefoniche, testimonianze protette e dialoghi con gli psicologi.
Così, dopo circa due mesi dindagini, una volta raccolti gli elementi di prova sufficienti, il gip del tribunale di Viterbo Gaetano Mautone ha emesso unordinanza di custodia cautelare nei confronti del sessantenne che ora si trova agli arresti domiciliari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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