Molotov e passamontagna nello scantinato del liceo

Trovate cinque bottiglie incendiarie: dovevano essere usate l’11 marzo scorso

Residuati bellici li si potrebbe in qualche modo definire. Cioè molotov, petardi e passamontagna da impiegare con ogni probabilità l’11 marzo in corso Buenos Aires nella cosiddetta manifestazione «antifascista». Rimasti però inutilizzati, sono stati nascosti e ritornati casualmente alla luce ieri in uno spazio occupato da un centro sociale ai bastioni di Porta Volta 16. Il materiale è stato poi prelevato dagli artificieri dei carabinieri che hanno provveduto a renderlo innocuo, ovviamente dopo averlo repertato, studiato e analizzato.
L’allarme è scattato ieri verso le 13 quando alcuni operai che dovevano effettuare un intervento sulla rete fognaria si sono presentati alla segretaria del liceo scientifico Severi presso i bastioni di Porta Volta annunciando lo strano rinvenimento. In pratica in uno scantinato attiguo e collegato all’istituto, ma non facente parte della scuola, erano state trovate un paio di zainetti vuoti, un sacchetto di plastica con dentro cinque bottiglie molotov, un grosso petardo e un paio di passamontagna. Immediato è scattato l’allarme e il materiale è stato preso in consegna dagli artificieri e dagli investigatori del nucleo informativo, in pratica la «Digos» dei carabinieri.
A quel punto sono scattati gli accertamenti.

Il materiale non è di prima mano, per un motivo molto semplice: l’accesso agli scantinati era stato murato dopo lo sgombero del 20 giugno, quando i locali furono sgomberati dalle forze dell’ordine. A occuparli alcuni giovani anarchici della rete «Kasa» acronimo che sta per «Kollettivo autonomo spazio autogestito». Quindi deve risalire quanto meno a un periodo precedente. (...)

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