Il mondo dei servizi e le nuove regole della competizione

Migliorare il mondo dei servizi anche attraverso la valorizzazione della fiducia dei clienti: questo il messaggio lanciato all’ultimo convegno dedicato al terziario organizzato dall’Unione del commercio turismo servizi professioni di Milano «Le aziende e i professionisti dei servizi: spettatori e attori delle nuove regole della competizione». Un mondo trainante per l’economia lombarda: a Milano e provincia il 70% delle aziende attive opera nel terziario (il 42% nei servizi). Per avere un’idea basti pensare che l’area servizi dell’Unione del Commercio turismo servizi professioni di Milano è rappresentata dal Comitato provinciale servizi, composto a sua volta da 40 associazioni di categoria che aggregano imprese di consulenza e comunicazione, informatiche, immobiliari, specializzate nell'ambiente, nello sport e nel tempo libero.
Una forza sottolineata dallo stesso presidente del Comitato provinciale servizi unione, Umberto Bellini (che siede anche al vertice di Asseprim) insieme alla stretta relazione che lega competizione, innovazione e conoscenza. Un rapporto «indissolubile» che - ha preseguito Bellini - «non può prescindere, ma anzi trae valore aggiunto, dall’attenzione ai principi etici e sociali che l’imprenditore e il professionista devono applicare nello svolgimento della propria attività». Codice dentologico a parte, la rilevanza economica, l’elevato know-how, la competitività delle offerte e la propensione dell’industria a esternalizzare, impongono un’ampia riflessione sullo sviluppo di questo comparto.
A cominciare dalle nuove sfide collegate alla competizione internazionale. Con una peculiarità: il mondo dei servizi è espressione di un’estesa varietà di attività ma allo stesso tempo vuole raggiungere un’affinità di strategie per fornire soluzioni competitive omogenee. Ma quali sono le basi su cui si fondano gli strumenti della competizione utilizzati e offerti da quanti operano nei servizi? In primo luogo la credibilità e la qualità dell’offerta. Dai servizi di traduzione e interpretariato alla consulenza, dalla comunicazione ai servizi immobiliari, e ancora dai broker di assicurazioni e riassicurazioni alle ricerche di mercato, dalla moda ai servizi per lo sport e il tempo libero. Tutti i relatori intervenuti al convegno hanno evidenziato la necessità di conquistare una maggiore fiducia da parte dei fruitori, attraverso il rispetto di principi di etica sociale e l’applicazione di regole, di garanzie, di requisiti minimi e di un prezzo commisurato al valore del servizio.

Soprattutto per accelerare ancora di più la crescita di un settore che, ha concluso Bellini, ha trovato conforto nelle ultime rilevazioni Istat: nel primo trimestre il Terziario è crescito del 2%, a fronte di un’industria sostanzialmente ferma (più 0,6%) e di un’agricoltura in calo (meno 2,4%).

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