Guerra in Ucraina

"Pesanti perdite tra forze di élite russe": la rivelazione che preoccupa Mosca | La diretta

L'esercito russo continua ad avanzare nel Donbass. Mosca sta intensificando gli sforzi per prendere il pieno controllo delle regioni di Lugansk e Donetsk. Pioggia di bombe su Severodonetsk

"Pesanti perdite tra forze di élite russe": la rivelazione che preoccupa Mosca | La diretta

Nelle ultime ore sono andati in scena feroci combattimenti intorno a Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. La città industriale è strategicamente importante: una volta conquistata, Mosca potrebbe controllare Lugansk, uno dei grandi obiettivi prefissati da Vladimir Putin. Ed è proprio per questo motivo che i bombardamenti russi nell'intera area sono aumentati in maniera esponeniziale. Secondo le autorità ucraine la prossima settimana sarà decisiva per capire l'esito dell'offensiva nemica: "Se le forze del Cremlino non riusciranno a conquistare Seveerodonetsk entro sabato o domenica, allora esauriranno le energie e la situazione si stabilizzerà".

Difficile, tuttavia, capire se e quanto potrà resistere Kiev nel Donbass. Anche perché nel frattempo il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere che l'esercito russo sta "conducendo un'intensa offensiva" sulla città chiave di Lyman, nella vicina regione di Donetsk. Ricordiamo che Lyman è un importante snodo ferroviario nazionale, e che se i russi dovessero consolidare il loro controllo lì, la vicina città di Sloviansk diventerebbe più vulnerabile agli attacchi dell'artiglieria di Mosca. Non solo: le truppe ucraine a sud-est della città rischierebbero di essere accerchiate e quindi spazzate via.

Lontano dal campo di battaglia, intanto, c'è da segnalare il duro attacco verbale sferrato da Volodymyr Zelensky ai danni dell'ex segretario di Stato Henry Kissinger. Quest'ultimo aveva aveva ipotizzato possibili concessioni territoriali di Kiev per ottenere una tregua con Mosca. Ebbene, il presidente ucraino ha affermato che Kissinger "è una figura che emerge da un passato lontano per affermare che un pezzo di Ucraina dovrebbe essere ceduto alla Russia". "Il suo calendario non segna il 2022, ma è fermo al 1938", ha quindi aggiunto lo stesso Zelensky, che nello stesso discorso è tornato a chiedere agli alleati occidentali pieno sostegno nella fornitura di armi. "Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e tutti coloro che difendono lo Stato si oppongono all'offensiva estremamente brutale delle truppe russe nell'est. In alcuni luoghi, il nemico supera di gran lunga l'equipaggiamento e il numero dei nostri soldati", ha infine ammesso il capo di Stato ucraino.

La diretta:

Ore 22:53 | Proseguono gli scontri nel Donbass

L'esercito ucraino ha diramato un ulteriore report sugli scontri nell'est del Paese in cui viene confermata una situazione di grave difficoltà. In particolare, i russi premono ancora in direzione di Severodonetsk e di Lyman.

Ore 22:14 | Mosca: "Nostre truppe dentro centrale nucleare di Zaporizhzhia per salvaguardare la sicurezza"

"Le truppe russe sono entrate e hanno occupato la centrale di Zaporizhzhia, in Ucraina, per salvaguardare il combustibile nucleare e gli altri materiali dell'impianto". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. "Ribadiamo - si legge nelle sue affermazioni - ancora una volta che la messa sotto protezione da parte dei militari russi dell'impianto di Zaporizhzhia è stata giustificata per prevenire una fuoriuscita di materiali nucleari e radioattivi".

Ore 21:23 | Pentagono: "Pechino continua cooperazione militare con la Russia"

Un portavoce del Pentagono ha dichiarato ai media Usa di guardare con sospetto alle ultime manovre politiche della Cina. "Pechino - si legge nella nota - nonostante la brutale aggressione contro l'Ucraina sembra continuare la sua cooperazione militare con la Russia".

Ore 21:12 | Nuove esplosioni a Kharkiv

Continua a non avere pace oggi la seconda città dell'Ucraina. A Kharkiv pochi minuti fa sono state avvertite nuove intense esplosioni, a quanto pare questa volta anche vicino al centro storico. Nelle scorse ore la città è stata duramente colpita, con un bilancio che parla al momento di 9 vittime, tra cui un bambino

Ore 20:31 | Leader Repubblica Donetsk: "Non tutti i combattenti di Azovstal si sono arresi"

"Non tutti i soldati ucraini del battaglione Azov asserragliati nelle acciaierie Azovstal si sono arresi alle forze russe. Alcuni erano nascosti e sono stati catturati". Lo ha dichiarato all'agenzia Ria Novosti il leader dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin. "Anche per questo - ha proseguito - non si può escludere al cento per cento che ce ne siano ancora nascosti nell'impianto di Mariupol, ma in ogni caso non rappresentano una minaccia".

Ore 20:03 | Sirene di allerta aerea a Kiev e in molte regioni occidentali dell'Ucraina

Le sirene anti aeree sono tornate a risuonare pochi minuti fa nella capitale ucraina e nell'area attorno la metropoli. Lo segnalano i servizi di emergenza nazionale sui canali Telegram. Allarmi attivati anche negli oblast di Chernihiv, Sumy, Zhytomyr, Leopoli, Lutsk, Ivano-Frankivsk e Transcarpazia.

Ore 19:47 | Draghi: "Spiragli di pace? No, non ne ho visti"

In conferenza stampa il presidente del consiglio Mario Draghi, rispondendo a una specifica domanda sul colloquio con Vladimir Putin, ha detto di non aver visto durante la conversazione spiragli di pace. "Non ho visto alcuno spiraglio - ha detto - non ne ho visto nessuno purtroppo".

Ore 19:19 | Kiev accusa i russi di aver cancellato le vacanze estive agli studenti di Mariupol

"A Mariupol, le vacanze scolastiche estive sono state cancellate per consentire agli alunni di studiare il russo e mettersi al pari con il curriculum scolastico russo". Lo ha dichiarato su Telegram il consigliere del sindaco dell'amministrazione ucraina Petro Andryushchenko. "Per tutta l'estate - si legge - i bambini dovranno studiare lingua, letteratura e storia russa, nonchè lezioni di matematica in russo". Non ci sono conferme dell'annuncio da parte russa.

Ore 18:54 | Cremlino: "Telefonata Putin-Draghi partita su iniziativa italiana"

È stato il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, a telefonare al presidente russo, Vladimir Putin". Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino con una nota ripresa e diramata dalle agenzie di stampa russe.

Ore 18:28 | Kadyrov: "Se Mosca lo ordina, noi prendiamo la Polonia"

"La questione dell'Ucraina è chiusa, adesso l'interesse è verso la Polonia". Lo ha detto in un video, riportato dal giornalista della Bbc Francis Scarr, il leader ceceno Ramzan Kadyrov. "Dopo l'Ucraina - ha dichiarato - se ci viene dato l'ordine, in sei secondi vi mostreremo di cosa siamo capaci". Kadyrov ha anche intimato a Varsavia di scusarsi per la vernice contro l'ambasciatore russo.

Ore 17:51 | Telefonata tra Mario Draghi e Vladimir Putin

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa in questi minuti. "Il colloquio - si sottolinea nel comunicato - si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo".

Ore 17:00 | Kiev: "Rischio inondazioni a Kherson"

Il comando dello stato maggiore dell'esercito ucraino ha reso noti i propri timori circa la possibilità di inondazioni nella regione e nella città di Kherson legate alle attività dei russi e, in particolare, al loro controllo di una delle dighe più grandi e importanti del sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto l'agenzia Ukrinform, secondo cui alcuni testimoni parlano di piccole inondazioni locali già avvenute.

Ore 16:57 | Blinken: "Il Cremlino non ha raggiunto nemmeno un obiettivo in Ucraina"

"Il presidente Putin non è riuscito a raggiungere uno solo dei suoi obiettivi strategici in Ucraina". Lo ha dichiarato il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, nel suo discorso alla George Washington University incentrato sulla strategia del governo di Washington nei confronti della Cina.

Ore 16:24 | Kharkiv ancora sotto attacco, 5 i morti civili

Sarebbero almeno cinque le vittime dei bombardamenti russi a Kharkiv delle ultime ore. A renderlo noto è stato il consigliere del capo del consiglio regionale di Kahrkiv, Natalia Popova. Feriti anche dieci civili, tra questi anche un bambino.

Ore 15:36 | Kiev: "Russi in una posizione di vantaggio a Lugansk"

"La Russia al momento è in vantaggio sulle forze ucraine nell'offensiva nella regione di Luhansk, ma stiamo facendo tutto quello che possiamo". Lo ha dichiarato, in un incontro con i giornalisti a Kiev, il generale ucraino Oleksiy Gromov.

Ore 14:54 | Colloquio Erdogan-Macron: focus su Finlandia e Svezia in Nato

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu spiegando che durante la conversazione si è parlato della guerra russa in Ucraina e delle richieste di aderire alla Nato presentate dalla Svezia e dalla Finlandia. Nel colloquio si è anche parlato di rapporti bilaterali tra Ankara e Parigi. La presidenza turca ha reso noto che Erdogan ha detto a Macron che il sostegno che Finlandia e Svezia forniscono al Pkk e all'Ypg non è coerente con lo spirito di solidarietà dell'Alleanza Atlantica.

Ore 14:40 | Kiev: "Segnali di un'escalation russa"

"Ci sono segnali di un'escalation" della Russia. Lo ha detto il viceministro della Difesa ucraino, Ganna Malyar, in una conferenza stampa, avvertendo che i combattimenti hanno raggiunto la massima intensità a est e che ci si aspetta un periodo "estremamente difficile" e "lungo". Il ministro ha poi aggiunto che Mosca sta spostando i missili Iskander a Brest, in Bielorussia, che potrebbero essere essere usati per colpire l'ovest dell'Ucraina.

Ore 14:30 | Putin: "Sostituite importazioni in settori chiave ma non vogliamo isolarci"

La Russia è riuscita a sostituire le importazioni nei settori chiave per la sovranità del Paese ma "non ha intenzione di disconnettersi dalle tecnologie delle economie avanzate", ha affermato Vladimir Putin, nel suo intervento al Forum economico euroasiatico in cui ha spiegato che "nessuno sarà in grado di separare un Paese come la Russia, stanno cercando di metterci all'angolo, ma è irrealistico, impossibile nel mondo contemporaneo". "Chi cerca di isolare la Russia si fa male da solo", ha concluso il capo del Cremlino.

Ore 14:09 | Mosca: espulsione media occidentali se YouTube bloccherà briefing settimanali

La portavoce diplomatica russa Maria Zakharova ha minacciato i media e i giornalisti occidentali di espulsione, se la piattaforma YouTube dovesse ancora bloccare i suoi briefing settimanali, come già accaduto. Molti siti e social network, tra cui YouTube, hanno bloccato media e pagine ufficiali russi dopo l'offensiva in Ucraina. Zakharova ha riferito di aver fatto sapere al colosso americano che se bloccherà ancora le sue conferenze stampa settimanali in diretta, "un giornalista o media americano tornerà a casa", secondo l'agenzia TASS. "Un altro stop al briefing e daremo un nome specifico, un media specifico", ha minacciato, prima di aggiungere che la decisione potrebbe riguardare anche altri paesi, visto che YouTube è amministrato da "una signora con passaporto polacco", Susan Wojcicki: "Data la posizione della Polonia, forse non ci limiteremo agli americani", ha detto Zakharova.

Ore 13:46 | Russia respinge accuse su blocco navi grano e attacca Occidente

Il Cremlino respinge le accuse occidentali secondo cui Mosca ha bloccato le esportazioni di grano ucraine, minacciando una crisi alimentare globale. "Respingiamo categoricamente queste accuse e al contrario accusiamo i paesi occidentali di aver adottato una serie di misure illegali che hanno portato a questo blocco", ha affermato il portavoce russo Dmitry Peskov. I paesi occidentali "devono annullare queste decisioni illegali che ostacolano il trasporto delle navi e l'esportazione di grano", aggiunge, riferendosi alle sanzioni contro Mosca.

Ore 13:38 | Putin: "Russia sta diventando più forte grazie a sanzioni"

"La Russia sta diventando un pò più forte grazie alle sanzioni". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando ad un forum economico dei paesi dell'ex Urss, come riporta la Tass. Il capo del Cremlino si è quindi indirettamente rivolto agli Stati Uniti, dicendo che nessun "poliziotto globale" sarà in grado di fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente. Putin ha inoltre ricordato che la Russia "è competitiva", "rimane il primo esportatore di grano al mondo" e che "sta diventando un pò più forte grazie alle sanzioni". Dal punto di vista geopolitico le priorità per la Russia sono le relazioni con i "Paesi vicini naturali", ha quindi chiarito il leader russo. Putin ha infine definito "furto" la decisione europea di congelare miliardi di beni degli oligarchi. "Il furto di asset da parte dell'Occidente non porterà a nulla di buono", ha tuonato.

Ore 13:00 | Kiev: "Situazione molto difficile, servono armi più potenti"

La situazione sul campo "è molto difficile", per far fronte all'offensiva russa le forze ucraine hanno un "disperato bisogno di armi in grado di colpire il nemico a distanze maggiori": lo ha scritto su Telegram il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhnyi, secondo quanto riferisce l'agenzia Ukrinform. "È molto difficile per noi, ma siamo in piedi. Stiamo combattendo per ogni sezione della prima linea, per ogni insediamento. Le armi e le attrezzature occidentali ci aiutano a scacciare il nemico dalla nostra terra. Siamo grati per l'assistenza tecnica internazionale fornita - ha scritto Zaluzhnyi -. Allo stesso tempo, abbiamo un disperato bisogno di armi in grado di colpire il nemico a distanze maggiori. E su questo non devono esserci ritardi, perché il prezzo del ritardo è misurato dalle vite del nostro popolo che ha protetto il mondo dal ruscismo (il fascismo russo, ndr)".

Ore 12:21 | Continua l'assedio di Severodonetsk: distrutto il 90% della città

Severodonetsk, la città ucraina situata nella regione orientale di Luhansk, è sotto "il fuoco costante" dei russi da una settimana e mezza. Lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione civile e militare di Sevorodonetsk, Alexander Stryuk, in un'intervista alla radio Nv. Secondo Stryuk, si crede che circa 13mila persone si trovino ancora nella città, molte delle quali nei rifugi. Inoltre, ha precisato, circa il 90% degli edifici della città sono stati danneggiati nei bombardamenti.

Ore 12:04 | Premier Finlandia Sanna Marin in visita a Irpin

Il primo ministro finlandese Sanna Marin ha visitato Irpin. Lo riferisce Unian pubblicando le foto della visita. "Abbiamo mostrato le conseguenze della pace russa lasciata dagli occupanti e discusso la questione dell'assistenza nella ricostruzione della nostra città", ha detto la segretaria del consiglio comunale Angela Makeyeva ringraziando la Finlandia per la sua posizione sull'integrità territoriale dell'Ucraina, l'imposizione di severe sanzioni contro la Russia e il supporto e l'assistenza militari.

Ore 11:58 | Nato: "Impossibile dire quando finirà la guerra"

"Nessuno può dire con certezza quando e come finirà questa guerra": lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Il numero uno dell'Alleanza ha invitato i Paesi membri a sostenere ulteriormente l'Ucraina nella "guerra di logoramento" della Russia, fornendo armi ma allo stesso tempo prevenendo una escalation del conflitto per evitare che Mosca veda la Nato come un organismo belligerante.

Ore 11:51 | A Lysychansk civili seppelliti in fosse comuni

La polizia della città sud-orientale di Lysychansk è costretta a seppellire i corpi dei civili in fosse comuni a causa delle ostilità in corso, circa 150 persone sono state sepolte in una tomba unica. Lo ha reso noto il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, citato dalla Bbc. Gaidai ha spiegato che le famiglie delle persone sepolte nelle fosse comuni potranno effettuare una nuova sepoltura dopo la guerra, la polizia sta rilasciando documenti che consentono di ottenere certificati di morte per i propri cari.

Ore 11:30 | L'allarme di Kiev: "Mosca potrebbe attaccare navi civili con corazzata ucraina"

Le unità russe potrebbero bombardare navi civili straniere utilizzando una piccola nave d'artiglieria corazzata della Marina ucraina catturata nelle acque della città portuale di Berdyansk all'inizio dell'invasione. Lo scrivono le forze operative Sud di Kiev citate da Ukrainska Pravda. "È probabile che il nemico cercherà di utilizzare una nave del genere, anche sotto bandiera ucraina, nelle sue provocazioni con il bombardamento di navi civili straniere, e forse le aree costiere dell'Ucraina e di altri Paesi nella regione del Mar Nero", affermano le forze ucraine.

Ore 10:55 | Sindaco Kiev: "I russi non hanno rinunciato alla capitale"

"La Russia spera ancora di prendere il controllo della capitale ucraina". Sono queste le preoccupanti dichiarazioni che il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha rilasciato al forum economico mondiale di Davos. "Non è un segreto che la priorità della Russia sia occupare l'intero Paese e l'obiettivo principale di Mosca è ancora la capitale dell'Ucraina, il cuore del Paese", ha affermato. "È chiaro che non si tratta di un'operazione militare speciale, come sostiene la Russia. E' il genocidio del popolo ucraino con bambini, donne e anziani uccisi", ha quindi aggiunto il sindaco.

Ore 10:21 | Kiev: "Lugansk non è ancora tagliato fuori"

"Il Lugansk non è stato tagliato fuori": lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare della regione, Serhiy Gaidai, smentendo alla Bbc l'isolamento completo della regione da parte dei russi. I combattimenti, ammette Gaidai, hanno raggiunto la periferia della grande città di Severodonetsk. "Se catturano la strada per Bakhmut, la città potrebbe essere circondata", ha aggiunto. Lo stesso Gaidai ha quindi dichiarato che la strada per il sud-ovest di Severodonetsk è stata sottoposta a fuoco ma che gli aiuti umanitari continuano a passare. Le cose andrebbero molto peggio per Severodonetsk, bombardata 24 ore al giorno e quasi sotto scacco delle forze russe, abbastanza vicine tanto da usare colpi di mortaio, artiglieria e bombardamenti aerei.

Ore 9:48 | Russi usano proiettili incendiari a Maryinka

Nelle ultime 24 ore l'esercito russo ha usato proiettili incendiari a Maryinka, nella regione di Donetsk. Lo riferisce l'amministrazione militare regionale nel report della mattina citato da Ukrinform.

Ore 9:17 | Milizie Donetsk: "Siamo entrati in regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Kharkiv"

Le unità di riserva delle milizie della repubblica popolare di Donetsk sono entrate nelle regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia e Kharkiv per "proteggere il Donbass". Lo ha affermato il leader della repubblica popolare, Denis Pushilin, in un'intervista pubblicata questa mattina dall'agenzia di stampa Ria Novosti.

Ore 8:58 | Milizie Lugansk: "Quasi 8 mila militari ucraini prigionieri nel Donbass"

Sono quasi ottomila i militari ucraini tenuti prigionieri nel territorio delle repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk. Lo ha affermato questa mattina l'ambasciatore della repubblica popolare di Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, al canale YouTube "Soloviev Live". "Ci sono molti prigionieri. Certo, ce ne sono di più sul territorio della repubblica popolare di Donetsk, ma ne abbiamo anche noi abbastanza, e ora la cifra totale è di circa ottomila. Sono molti e se ne aggiungono letteralmente centinaia ogni giorno", ha sostenuto Miroshnik.

Ore 8:26 | Massicci bombardamenti russi sulla città di Slavyansk

L'offensiva dell'esercito russo con massicci bombardamenti è ripresa sulla città orientale di Slavyansk, riferisce lo Stato maggiore ucraino su Facebook, riportato da Ukrinform. "Nella direzione di Donetsk, gli attacchi delle truppe russe sono concentrati sulla presa del pieno controllo di Lyman e sul miglioramento della strategia vicino a Severodonetsk e Avdiivka. Il nemico ha usato artiglieria e aerei da combattimento nelle posizioni delle nostre unità e nelle infrastrutture civili della regione ", si legge nel rapporto del mattino. Lo Stato maggiore spiega che le truppe della Federazione continuano l'offensiva senza sosta nella zona orientale e continuano a lanciare missili e attacchi aerei sulle infrastrutture. A nord, Mosca sta adottando misure per coprire il confine ucraino-russo nelle regioni di Bryansk e Kursk e per impedire il trasferimento delle forze armate ucraine in altre aree.

Ore 8:11 | Autorità Zaporizhzhia: "Kiev ha perso per sempre l'accesso al Mar d'Azov"

L'Ucraina ha perso per sempre l'accesso al Mar d'Azov, dal momento che le regioni di Zaporizhzhia e Kherson non torneranno mai più sotto il controllo del "regime" di Kiev. Lo ha dichiarato questa mattina il membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile della regione di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, all'agenzia di stampa "Ria Novosti". "Il Mar d'Azov è stato perso per sempre dall'Ucraina. I porti nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. Sono sicuro che dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il Mar d'Azov sarà di nuovo, come in passato, un mare interno della Federazione Russa", ha affermato Rogov.

Ore 7:57 | Stato Maggiore Ucraino: "Mosca attacca 40 città nel Donbass, 5 morti"

La Russia ha attaccato 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, cinque le vittime civili e 12 i feriti: "I nemici hanno sparato contro più di 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, distruggendo o danneggiando 47 siti civili, tra cui 38 case e una scuola. A causa di questi bombardamenti cinque civili sono morti e 12 sono stati feriti", scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate dell'Ucraina, citato dalla Bbc.

Ore 7:43 | Intelligence Gb: "Pesanti perdite tra forze èlite russe"

L'esercito russo sta registrando perdite significative in molte delle sue unità d'èlite. Le forze aviotrasportate sono state pesantemente coinvolte in diverse operazioni fallimentari dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Lo riferisce l'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento, ricordando il tentativo, fallito, di avanzare su Kiev attraverso l'aeroporto di Hostomel a marzo, lo stallo, da aprile, dell'offensiva a Izyum da aprile e le recenti e costose traversate fallite del fiume Siverskyi Donets. Le forze aviotrasportate sono composte da circa 45.000 uomini, principalmente soldati professionisti a contratto. Sono state impiegate in missioni più adatte alla fanteria corazzata più pesante e ha subito pesanti perdite durante la campagna, che probabilmente riflette una cattiva gestione strategica di questa capacità e l'incapacità della Russia di garantire la superiorità aerea.

Ore 7:01 | Attacchi russi nella regione di Donetsk: pressing sulla città di Lyman

Il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere che le forze russe stanno "conducendo un'intensa offensiva" sulla città chiave di Lyman, nella regione di Donetsk. Lyman è un importante snodo ferroviario. Se i russi dovessero consolidare il il loro controllo in quell'area, allora la vicina città di Sloviansk diventerebbe più vulnerabile agli attacchi dell'artiglieria del Cremlino mentre le truppe ucraine a sud-est della città rischierebbero di essere accerchiate.

Ore 6:32 | Feroci combattimenti intorno a Severodonetsk

I bombardamenti russi sulla città industriale di Severodonetsk - la chiave per controllare Lugansk - sono aumentati in maniera esponenziale, mentre le truppe russe si stanno trasferendo in quest'area per conquistare la regione "ad ogni costo". Lo ha affermato la Cnn citando un alto funzionario ucraino. "La prossima settimana sarà importante. Se i russi non riusciranno a conquistare Severodonetsk entro sabato o domenica, allora esauriranno le energie e la situazione potrebbe stabilizzarsi", ha invece dichiarato Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare di Lugansk.

Ore 5:46 | Zelensky attacca Kissinger: "Suo calendario fermo al 1938"

"Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e tutti coloro che difendono lo Stato si oppongono all'offensiva estremamente brutale delle truppe russe nell'est. In alcuni luoghi, il nemico supera di gran lunga l'equipaggiamento e il numero dei nostri soldati". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso video serale alla nazione, che è tornato a chiedere agli alleati occidentali pieno sostegno nella fornitura di armi.

"Sono grato a tutti coloro che ne hanno parlato, anche a Davos, e a chi ne parla sui media e nelle capitali dei principali Paesi, nonostante le pressioni di tutti coloro che sono rimasti bloccati nel XX secolo, quando gli interessi dei popoli venivano spesso barattati nel tentativo di soddisfare gli appetiti dei dittatori", ha aggiunto, citato da Ukrinform, riferendosi in particolare all'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, che aveva ipotizzato possibili concessioni territoriali di Kiev per ottenere una tregua con Mosca.

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