La guerra in Ucraina è arrivata al suo 52esimo giorno e non ci sono al momento segnali di una de-escalation. I negoziati sembrano giunti a un livello di stallo, non ci sono indicazioni che possano riprendere in maniera produttiva negli ultimi giorni e l'affondamento dell'ammiraglia della Marina russa, il Moskva, pare abbia irritato considerevolmente Vladimir Putin. Gli ucraini si aspettano una rappresaglia vendicativa contro la città di Odessa e le sirene hanno ripreso a suonare in gran parte delle regioni del Paese.
Le minacce all'Occidente e il ruolo dell'Italia
L'esercito russo non sembra attualmente in grado i fare progressi nella guerra, anche grazie alla fornitura di armi da parte dell'Occidente. Ma tutto questo non piace a Vladimir Putin, che è tornato a minacciare i Paesi che stanno aiutando la resistenza Ucraina: "Basta armi all’Ucraina o ci saranno conseguenze imprevedibili". Nonostante la nota minatoria della Russia, l'amministrazione Biden è decisa a proseguire nella sua opera di supporto all'Ucraina con nuove forniture di armi a Zelensky.
"Quanto più e quanto prima avremo il sostegno finanziario che abbiamo richiesto, tanto prima ci sarà la pace. Prima il mondo democratico riconoscerà che l’embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà", ha dichiarato il presidente ucraino.
Anche il Regno Unito sembra non dare seguito alle parole di Mosca, tanto che in Ucraina sono arrivati i militari inglesi per addestrare i soldati di Zelensky, in particolare sui razzi anti-carro Nlaw. Il presidente Zelensky, parlando con la stampa online ucraina, ha rivelato che "A oggi non abbiamo firmatari, ma c’è la dimostrazione da Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Turchia della disponibilità a fare da garanti sulla sicurezza" nel caso di accordi sulla neutralità di Kiev.
Il nodo di Mariupol
Nel frattempo l'esercito ucraino continua la strenua difesa di Mariupol, che nonostante i proclami russi dei giorni scorsi non è ancora definitivamente caduta nelle mani dell'esercito di Putin. La città è sotto assedio da settimane, ai soldati mancano armi e munizioni ma la resa non c'è ancora stata e i militari sono convinti di poter facilmente riconquistare Mariupol. Sembra un'impresa titanica ma in Ucraina ancora ci credono, perché Mariupol può decidere le sorti della guerra. Le forze russe hanno stretto la morsa attorno agli ucraini e da lunedì saranno vietati tutti gli spostamenti.
Zelensky in giornata ha dichiarato ai media ucraini che "la distruzione delle nostre forze nella città costiera metterà fine ai negoziati con la Russia" e in serata il ministero della Difesa russo ha replicato di avere "ripulito completamente l'area della città di Mariupol da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine". Il Cremlino ha informato che gli ultimi 2500 uomini asserragliati nell'acciaieria Azovstal hanno la resa come unica strada per la sopravvivenza.
Armi chimiche nella regione di Sumy
Sarebbero state trovate tracce di sarin e di altre sostanze chimiche nel villaggio di Bilka dopo la sua liberazione dagli occupanti russi. L'ha riferito il sindaco di Trostyanets Yuriy Bova alla radio ucraina. "Sono stati trovati dei contenitori. Ora il servizio di sicurezza ucraino ci sta lavorando. Forse gli occupanti volevano spargere queste sostanze chimiche a Kiev, Poltava o in altre città", ha aggiunto.
Zelensky chiede di incontrare Putin
"Non credo sia possibile incontrarsi una volta e concordare su tutto perchè ci sono ancora molte questioni aperte", ha detto Zelensky in un'intervista ai media online ucraini rilanciata da Ukrainska Pravda parlando di Vladimir Putin. Il presidente dell'Ucraina ha poi aggiunto: "Non so ancora per quali questioni i russi sceglieranno la nostra opzione e per quali noi sceglieremo la loro opzione". Il presidente dell'Ucraina, inoltre, si è detto pronto a discutere lo status della Crimea dopo il ritiro delle truppe russe ma non ha fatto cenno al Donbass.
Riprendono gli attacchi nella regione di Kiev
Intanto i bombardamenti sono tornati a farsi sentire anche nella regione di Kiev, dove nel corso della giornata è stata colpita una fabbrica di carri armati. L'offensiva russa si prepara a sferrare nuovi attacchi all'Ucraina, come dimostrano le forze che stanno tornando ad ammassarsi sul confine orientale del Paese. Intanto l'amministrazione ha esortato i cittadini a non fare ritorno a Kiev, sia perché la città è nuovamente sotto attacco, sia perché non è stata ancora effettuata la bonifica delle mine anti-uomo da parte delle forze militari ucraine. La vendetta del Cremlino per l'affondamento del Moskva si tradurrebbe nell'attacco al bunker in cui si rifugia Zelensky con la sua famiglia: questo è quello che pensano i militari di Kiev. Nonostante questo, l'Italia ha deciso di riaprire la sua ambasciata a Kiev, con il ritorno dei diplomatici che si erano rifugiati a Leopoli.
Abbattuto aereo con armamenti occidentali
Le forze russe hanno abbattuto, nei pressi di Odessa, un aereo da trasporto che aveva bordo "un grande quantitativo di armi occidentali". Lo ha dichiarato il portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov.
Nuove sanzioni alla Russia
L'Italia ha deciso di stringere ancora le sanzioni della Russia e di vietare a qualunque nave battente bandiera del Paese di Vladimir Putin di attraccare in uno dei nostri porti. Il divieto è valido anche per le navi che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio, giorno dell'invasione. Non si tratta di un'iniziativa italiana ma è una circolare delle Capitanerie di porto che recepisce la direttiva dell’Unione europea dell’8 aprile scorso.
L'omelia del Papa
"Molti scrittori hanno evocato la bellezza delle notti illuminate dalle stelle.
Invece le notti di guerra sono solcate da scie luminose di morte. In questa notte, fratelli e sorelle, lasciamoci prendere per mano dalle donne del Vangelo, per scoprire con loro il sorgere della luce di Dio che brilla nelle tenebre del mondo", ha detto Papa Francesco nel corso della veglia pasquale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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