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Coltellate ai passanti in nome di Allah: ancora terrore a Oslo

Il blitz delle forze dell’ordine in Norvegia è stato decisivo per evitare una nuova strage come accaduto un mese fa

Le coltellate ai passanti in nome di Allah: ancora terrore a Oslo

Dopo l’episodio di ieri a Cannes, in Francia, dove Lakhdar Benrabah, un algerino di 37 anni con regolare permesso di soggiorno italiano ha aggredito alcuni poliziotti nel nome del profeta Maometto, questa mattina un nuovo atto di violenza si è consumato a Oslo, in Norvegia. Un uomo di 33 anni si è scagliato contro i passanti e la polizia, con in mano un coltello da cucina, urlando“Allahu Akbar” durante il suo raid. Alcuni organi di informazione norvegesi hanno pubblicato un video in cui è ripreso il presunto aggressore nudo dalla cintola in su e scalzo. Nessuna persona avvicinata dall'uomo in preda a un raptus è rimasta ferita, solo uno degli agenti di polizia ha riportato leggere escoriazioni.

L’intervento delle forze dell’ordine è stato risolutivo e ha evitato una strage. In un primo momento, come riporta il giornale norvegese Nettavisen, i poliziotti hanno tentato più volte di investire l'aggressore con la loro auto, ma l'uomo è riuscito a scappare. I testimoni hanno affermato di aver visto la volante seguire il fuggitivo e poi di aver udito sei spari di pistola. In precedenza, il facinoroso si era avvicinato minaccioso a una donna, che è riuscita a ripararsi in una macchina, e ad altre persone, senza però riuscire a colpirle. Il 33enne era noto alle forze dell'ordine. Nel giugno del 2019, infatti, aveva cercato di aggredire, sempre con un coltello, alcune persone a Ankerbroe. Da qui la decisione del tribunale distrettuale di Oslo, nel dicembre del 2020, di sottoporre l'uomo a cure psichiatriche obbligatorie.

La polizia norvegese, comunque, ha confermato che un'auto di pattuglia nel quartiere di Bislett, a nord di Oslo, è entrata in un edificio per fermare l'aggressore. “Diversi colpi sono stati sparati contro l'uomo”, ha aggiunto il portavoce della polizia Torgeir Brenden, spiegando che l'autore dell'attacco è stato portato d'urgenza in un vicino ospedale dove è morto. In un primo momento era stato escluso il movente terroristico, ma gli inquirenti stanno seguendo tutte le piste e dopo la testimonianza di alcuni cittadini, i quali hanno sentito l’aggressore inneggiare ad Allah, ritorna forte il sospetto che si tratti di un atto estremista. Già il mese scorso, un uomo armato di arco, frecce e coltello aveva ucciso cinque persone in una piccola cittadina a sud-ovest di Oslo, a Kongsberg. Una notte di follia quella del 13 ottobre scorso, quando l'uomo iniziò a colpire i suoi obiettivi partendo da un supermercato.

L'arciere killer, come è diventato noto ai media, fu arrestato quella stessa notte dopo aver ucciso quattro donne e un uomo al termine di uno scontro con la polizia. Il servizio di intelligence norvegese (Pst) descrisse l'attacco come "atto di terrorismo". Sui social, l'uomo aveva annunciato e spiegato la sua conversione all'Islam. Più volte in contatto con il servizio sanitario, era noto alle forze dell'ordine per precedenti per droga e intimidazioni alla famiglia.

Nel 2020 aveva minacciato di uccidere il padre e per questo era stato sottoposto ad un ordine di restrizione di sei mesi.

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