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L'ong denuncia: Aleppo attaccata con il cloro da Assad

Almeno 60 persone sarebbero morte per asfissia per i barili di gas velenoso

L'ong denuncia: Aleppo attaccata con il cloro da Assad

L'Osservatorio siriano per i diritti umani denuncia che le forze dell'esercito siriano del regime di Bashar Assad hanno lanciato un attacco con gas cloro in un quartiere di Aleppo, che ha determinato sintomi di asfissia su almeno 60 persone. La ong precisa che i 60 casi sono stati registrati nel quartiere di Al Sukari dove, secondo fonti mediche consultate dall'Osservatorio stesso, le forze del regime hanno lanciato barili di esplosivo con gas velenoso. Aleppo è teatro di combattimenti fra l'esercito siriano e gruppi ribelli, che si contendono il controllo della città, la principale nel nord del Paese.

La notizia è stata confermata a Efe da attivisti siriani e fonti mediche. "Secondo quanto mi hanno raccontato i mei colleghi e attivisti di lì il bombardamento è stato portato a termine con gas cloro", ha spiegato a Efe il chirurgo Rami Klazi, aggiungendo che le persone colpite dal gas sono state ricoverate nell'ospedale di Al Zarzur, nonostante "due o tre casi gravi sono stati ricoverati nell'ospedale Omar Abdelaziz". Il medico non ha escluso che il numero di casi con sintomi di asfissia possa salire alla fine a circa un centinaio. Gli attivisti siriani hanno inoltre diffuso su Twitter fotografie in cui si vedono alcune delle persone presumibilmente colpite dall'attacco. Negli scatti si vedono i pazienti che vengono curati in un centro sanitario con mascherine per l'ossigeno.

Secondo un'indagine congiunta condotta per un anno da Nazioni unite e Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) consegnata ad agosto al Consiglio di sicurezza, il governo del presidente Bashar Assad e i terroristi del gruppo Stato islamico hanno usato armi chimiche in Siria dal 2013. Allora il governo di Damasco aveva accettato la distruzione del suo arsenale chimico dopo diversi presunti attacchi chimici, eliminazione che fu portata a termine in base a una risoluzione approvata proprio dal Consiglio di sicurezza Onu, che stabiliva la possibilità di imporre sanzioni in caso di mancato rispetto della risoluzione stessa.

Tuttavia la Russia, alleata di Assad, ha evitato l'imposizione di sanzioni alla Siria all'Onu per l'uso di armi chimiche e ritiene che l'indagine realizzata a riguardo non chiarisca la responsabilità del regime.

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