Dopo cinque anni si è giunti a un verdetto attesissimo nella capitale argentina. Dal 2012, il tribunale federale di Buenos Aires era occupato in un maxi processo che vedeva coinvolte 68 persone accusate di centinaia di crimini commessi tra il 1976 e il 1983, periodo nel quale l'Argentina subì una dittatura retta da diverse giunte militari.
Sono 29 le persone che sono state condannate all'ergastolo per il rapimento, le torture e le uccisioni dei "desaparecidos", mentre 19 subiranno una pena dagli 8 ai 25 anni e 6 sono stati assolti. Ma non tutti gli imputati erano presenti al momento del verdetto. Alcuni di loro - 14 in tutto - sono morti nel corso di questi lunghi anni di processo.
Tra i condannati, gli ex capitani di Marina Alfredo Astiz, tristemente noto come "l'angelo della morte", Ricardo Cavallo e Jorge "Tigre" Acosta.
I voli della morte
Secondo quanto riporta Le Figaro, dal 1976 al 1983 in Argentina morirono più di 30mila
persone. La maggior parte dei corpi non è mai stato recuperato in quanto i dissidenti politici venivano gettati in mare dagli aerei. Tra le vittime risulta anche Esther Carega, attivista popolare e cara amica di Papa Francesco.Hoy es un día histórico para todos los argentinos: 29 genocidas condenados a perpetua. Vale la pena luchar. #MemoriaVerdadyJusticia #SentenciaESMA pic.twitter.com/cB47JXhxph
— Mariano Recalde (@marianorecalde) 30 novembre 2017
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