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Armi atomiche e clima: per gli scienziati l'Apocalisse è vicina

Per gli scienziati atomici non siamo mai stati così vicini all'Apocalisse (metaforicamente parlando): e le lancette del “Doomsday Clock” si spostano in avanti di 20 secondi, 100 alla mezzanotte

Armi atomiche e clima: per gli scienziati l'Apocalisse è vicina

La fine del mondo è davvero vicina? Il possibile scontro fra grandi potenze nucleari (Usa, Cina, Russia, in testa), i cambiamenti climatici repentini e altre serie minacce potrebbero davvero mettere a rischio come mai prima di oggi il futuro dell'umanità. Abbastanza da convincere gli scienziati atomici che mantengono il “Doomsday Clock” a spostare le lancette dell’orologio dell’Apocalisse in avanti di 20 secondi, ad appena 100 secondi dalla mezzanotte. Mezzanotte che simboleggia la fine del mondo: non siamo mai stati così vicini all'Apocalisse (metaforicamente parlando). A partire dal 1947 questo orologio ideale è aggiornato ogni anno e lo scorso anno il consiglio di 20 esperti aveva deliberato che al mondo restavano appena due minuti, proprio come era accaduto nel 2018 e nel 1953. Quest'anno la mezzanotte si avvicina ulteriormente di altri 20 secondi.

"Mancano 100 secondi alla mezzanotte. Ora stiamo esprimendo quanto è vicino il mondo alla catastrofe, in pochi secondi", ha dichiarato Rachel Bronson, presidente del Bollettino degli Scienziati Atomici, gruppo di esperti fondato nel 1945. "Ora affrontiamo una vera emergenza, uno stato assolutamente inaccettabile delle questioni mondiali che ha eliminato qualsiasi margine di errore o ulteriore ritardo". Quali fattori determinano quanto siamo vicini alla mezzanotte? Principalmente, la minaccia dellei armi nucleari e cambiamenti climatici, ha affermato Bronson. Quando l'orologio fu creato nel 1947, la più grande minaccia per l'umanità era la possibile guerra nucleare mentre gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica si stavano avviando verso la corsa agli armamenti nucleari, facendo precipitare il mondo nella Guerra fredda. "La rivalità e l’ostilità fra le superpotenze aumenta la possibilità di un errore nucleare. Il cambiamento climatico peggiora la crisi. È il momento di muoversi" sottolinea Jerry Brown, ex governatore della California a co-presidente del Bollettino. Mentre i cambiamenti climatici e le minacce nucleare rimangono i fattori principali di rischio, il Bollettino degli scienziati ha identificato "le intrusioni informatiche e le fake news come minacce", ha affermato Bronson. "È diventato complicato e sempre più difficile separare i fatti dalla finzione, e ciò ha reso tutte le altre minacce ancora più significative".

Una tecnica per diffondere la paura e il panico? Anche se si parla di Apocalisse imminente, non è questo l'obiettivo del Bollettino degli scienziati. "Quello che cerchiamo di fare - spiegano - è dare al pubblico la possibilità di parlare dello stato della sicurezza nucleare e di fare pressione sui loro leader affinché prestino attenzione a questo tema e ai cambiamenti climatici e dimostrino di essere preoccupati per questo", ha detto Bronson. Nelle democrazie, proseguono, "cerchiamo di incoraggiare le persone a parlare con i loro rappresentanti politici poiché questi ingenti investimenti destinati agli arsenali nucleari potrebbero essere diretti altrove". Curiosità: la lancetta del "Doomsday Clock" si spostò più lontano dalla mezzanotte nel 1991, di ben 17 minuti, quando l'amministrazione di George H.W Bush firmò con l'Unione Sovietica il Trattato di riduzione delle armi strategiche.

Urss che si sciolse ufficialmente il 26 dicembre dello stesso anno.

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