Attivista per i diritti umani ma in carcere fa sesso in il boss

In Russia un'attivista per i diritti umani è stata sorpresa ad avere rapporti con un boss della mafia russa. "Le loro sessioni di consulenza erano troppo lunghe"

Attivista per i diritti umani ma in carcere fa sesso in il boss

Sesso per i diritti umani. È quello che deve aver pensato Larissa Z. Le telecamere nascoste di un carcere russo hanno beccato la sedicente attivista mentre controllava le condizioni di detenzione di un boss. I due, anziché parlare della vita carceraria, utilizzavano una saletta per i colloqui come stanza per appuntamenti.

"Avevamo notato che le loro sessioni di consulenza duravano più a lungo del consueto" e per questo motivo è stata piazzata una

telecamera nascosta. In pratica i due non parlavano quasi mai. La notizia apparsa sui media russi, ha destato parecchie polemiche, soprattutto per la stanza che sembrava una camera da letto piuttosto che una sala per i colloqui.

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