Rapito e ucciso dal baby sitter: l'orrore sul bimbo di 4 anni

Il giorno della scomparsa l’uomo, un 34enne già condannato a 10 anni per un reato simile, avrebbe dovuto portare il piccolo dai nonni

Rapito e ucciso dal baby sitter: l'orrore sul bimbo di 4 anni

Dean Verberckmoes, un bimbo di 4 anni di nazionalità belga, è stato ritrovato senza vita in Olanda, e probabilmente il suo rapitore, nonché uccisore, è il suo baby sitter. Il piccolo era scomparso nel nulla sei giorni fa, quando l’uomo, un 34enne che era già stato dietro le sbarre per la morte di un altro bimbo, avrebbe dovuto portarlo dai nonni. Decine gli uomini che hanno cercato per giorni il bambino e che alla fine lo hanno trovato, ormai morto, a circa ottanta chilometri di distanza, nella cittadina di Meerkerk. Subito è stato arrestato il suo baby sitter, il 34enne Dave De K., già noto alle forze dell’ordine perché condannato per abusi su un minore, il figlio dell’allora sua fidanzata, che avevano portato al decesso del bimbo.

Arrestato il baby sitter

L’uomo e la sua ultima vittima erano stati visti insieme per l'ultima volta nella città belga di Sint Niklaas, vicino Antwerp. Come raccontato dalla madre 39enne di Dean, Elke Verberckmoes, il fermato era il baby sitter di entrambi i suoi figli, non solo del bambino ucciso, ma anche della sua sorellina minore. La donna ha spiegato che il giorno della scomparsa il 34enne avrebbe dovuto lasciare il bimbo a casa dei nonni, ma non lo ha fatto e da quel momento non si è saputo più nulla. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto a Neeltje Jans, un'isola artificiale situata nella provincia olandese della Zelanda, nella Schelda orientale, sul Mare del Nord.

Giorni fa era stato lanciato un allarme per sospettto rapimento, 'A mber alert'. La mamma di Dean era anche apparsa in televisione per lanciare un accorato appello al rapitore di suo figlio: “Cerco di essere forte, ma in realtà sono terrorizzata. Tutto quello che voglio è riavere la luce dei miei occhi. Mettilo alla porta e poi vai via, ma riporta mio figlio a casa". La 39enne ha asserito di sapere che il baby sitter era stato in carcere, ma non sapeva per quale reato. “Nell'ultimo anno è stato un pilastro e un sostegno per me. Sono una madre single per scelta, ho due figli, ma da tempo soffro di depressione. Nel corso della mia terapia, ho conosciuto la fidanzata di Dave e poi lo stesso Dave. Andavamo d'accordo e ci sentivamo quasi ogni giorno. Ogni mercoledì si prendevano cura dei miei bambini, in modo che mia madre potesse respirare. Dave aveva il rapporto migliore con Dean” ha raccontato la donna.

L'uomo era già stato in carcere

Il 34enne era finito in prigione perché nel 2008 aveva abusato sessualmente del figlio della sua compagna di allora, Miguel, di soli due anni. Era stato così violento che il bimbo era stato ricoverato in ospedale, dove era morto dopo pochi giorni. L’aggressore aveva parlato di un incidente e aveva confessato di aver assunto droga e fumato cannabis prima della violenza. Nel febbraio del 2010, dopo un processo in tribunale era stato condannato a 10 anni di carcere per atti disumani che hanno provocato morte”. Al processo gli psichiatri lo avevano descritto come “uno psicopatico con un'indole sadica”.

Una volta scontata la pena, e visto che secondo il ministro della giustizia belga, Vincent Van Quickenborne, non vi era posto per lui in un istituto psichiatrico, l’uomo era tornato in libertà. Senza neppure essere monitorato o controllato.

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