Si intensifica il ruolo della Russia nello scacchiere mediorientale. Le forze armate russe, siriane e iraniane hanno infatti stabilito un centro di coordinamento a Baghdad per avviare una copoerazione con le milizie sciiti sostenute da Teheran e impegnate a combattere l’Isis in Iraq. Molto probabilmente, come pensano gli israeliani, si tratta delle forze sciite di Hezbollah. Secondo quanto afferma l'agenzia di intelligence Debqa, "Putin non si aspetta alcuna cooperazione dagli Stati Uniti nella guerra ai terroristi islamisti".
Secondo Usa Fox News, nella cellula di coordinamento sono presentati alcuni generali russi di basso rango, mentre per i funzionari americani non è chiaro se sia coinvolto o meno anche il governo iracheno. In una conferenza stampa a Mosca, questa settimana il vice ministro degli Esteri iraniano, Amir Abdollahian, aveva escluso che l’Iran lavorasse a una coalizione sciita anti-Isis. Questo lo scenario in Medio Oriente fino ad oggi.
Lunedì prossimo, però, Barack Obama e Vladimir Putin si incontreranno alle Nazioni Unite e il presidente americano cercherà di capire se e come la presenza militare russa in Siria possa essere utile a contrastare Isis e se ci siano chance per una soluzione politica alla crisi iniziata ormai oltre 4 anni e mezzo fa.
La casa Bianca conferma come Obama abbia iniziato ad ammorbidire la sua
ostile intransigenza rispetto alle proposte di Mosca di unire le forze contro Isis in Siria. Lo scenario è quindi ancora in divenire. Si riuscirà a creare una vasta coalizione capace di annientare gli jihadisti dell'Isis?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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