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Bangladesh, il governo nega tutto: "A Dacca non è stato l'Isis"

Le autorità bengalese continuano a sostenere di non avere il jihad in casa

Bangladesh, il governo nega tutto: "A Dacca non è stato l'Isis"

È una posizione sulla difensiva quella sostenuta a spada tratta in queste ore dal ministro dell'Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan, convinto che a Dacca, dove anche nove italiani sono rimasti uccisi in un assalto per mano jihadista, non siano entrati in azione uomini del sedicente Stato islamico.

Sono chiarissime le parole di Khan: chi ha colpito in quel ristorante, nella zona diplomatica della città "non ha legami con lo Stato islamico". Si tratta, di questo ne è certo di "membri di Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh", un gruppo estremista che nel Paese asiatico è stato bandito da almeno dieci anni.

Erano tutti bengalesi, e tutti di famiglie benestanti, sostiene ancora il ministro, aggiungendo che le autorità avevano già provato in precedenza ad arrestare cinque dei sette uomini coinvolti nell'assalto.

Non è la prima volta che le autorità bengalesi negano la presenza dell'Isis sul proprio territorio, ma se il dubbio che l'organizzazione jihadista abbia una struttura solida in loco può sorgere, quello che è innegabile è che è nelle bandiere nere con la professione di fede islamica che questi uomini si riconoscono.

Durante le trattative prima del blitz, ha ricordato in un'intervista al Corriere della Sera Atif Jalal Ahmad, analista bengalese del Woodrow Wilson Center, il commando ha chiesto la liberazione del leader Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh e di diversi combattenti. E questo è innegabile. Ma pure la fascinazione per il sogno del "Califfato" lo è.

A dimostrarlo bastano le foto pubblicate ieri dalla macchina della propaganda jihadista, in cui i cinque membri del commando di Dacca sorridono con alle spalle un grande vessillo dell'Isis.

Che siano o meno davvero membri del gruppo, che abbiano o meno militato nell'estremismo bengalese, è al sedicente Stato islamico che guardano ed è la stessa organizzazione ad accreditarsi operazioni come quella di venerdì notte.

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