Brexit

Berlino, vertice sul dopo Brexit: "Ora nessuna perdita di tempo"

Insieme Hollande, Merkel e Renzi per studiare la strategia. La cancelliera: "Serve una richiesta formale dell'Inghilterra"

Berlino, vertice sul dopo Brexit: "Ora nessuna perdita di tempo"

Londra chiede tempo, ma l'Europa pressa e pretende che, dopo il referendum sulla Brexit, le procedure per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione siano "rapide". La risposta di Bruxelles alla Brexit arriva da Berlino, dove si sono visti i capi di governo di Germania, Franci e Italia, al termine di una giornata nera per tutte le Borse del Vecchio Continente. "Dobbiamo rispettare la decisione della Brexit - è il messaggio che arriva da Berlino - ma bisogna dare un impulso alla Ue, non c'è niente di peggio dell'incertezza. Non bisogna perdere tempo".

Mentre i leader britannici, in particolare i conservatori che hanno appoggiato l'opzione "Leave", prendono tempo e smorzano i toni della campagna elettorale, il primo ministro David Cameron ribadisce che il governo britannico non attiverà domani la richiesta di uscita dalla Ue. Da Berlino, dove il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier italiano Matteo Renzi si sono visti per studiare il dopo Brexit, il messaggio lanciato dell'Unione europea è netto: "L'uscita di Londra deve essere veloce perché L'Europa non può attendere". L'uscita del Regno Unito dalla Ue fa paura. E lo dimostrano i mercati, ancora in profondo rosso dopo la drammatica seduta di venerdì. L'indice peggiore è, come al solito, l'Ftse Mib che accusa un -3,94% a 15.103 punti. Dall'inizio dell'anno la perdita è del 29,5%. Nel mirino ancora una volta i titoli bancari, vero ventre molle dell'intero listino, parafulmine su cui si scarica gran parte dell'offerta. Piazza Affari naviga a vista, con gli operatori che faticano a individuare una direzione di marcia, un'incertezza che potrebbe continuare per lungo tempo in assenza di una chiara comprensione degli effetti reali del Brexit.

Da Berlino la Merkel mette in chiaro che, sebbene serva "una via unitaria per l'Unione europea", l'articolo 50 impone a chi vuole uscire dall'Unione europea di presentare domanda. "Prima che questo avvenga non possono essere compiuti altri passi - ha spiegato - solo dopo ci possono essere colloqui formali e informali". Tuttavia, nessuno in Europa vuole "rimanere in sospeso". Per questo Hollande chiede agli inglesi un'assunzione di respomnsabilità. "Dobbiamo avere rispetto del Regno Unito, ma bisogna anche esigere rispetto - spiega - i rapporti resteranno buoni". Al termine del vertice a tre, tocca quindi a Renzi infondere un po' di ottimismo: "Bisogna dare gambe e cuore alla Ue per i prossimi decenni. Il percorso proposto prende atto che si volta pagina, non si può perdere tempo". Quindi mette al centro i temi che saranno discussi nelle prossime settimane: sicurezza, crescita e giovani. E, ovviamente, la tenuta dell'economia.

"Le dinamiche dei mercati scontano preoccupazione e incertezza - osserva il premier - siamo nelle condizioni per affrontare qualsiasi difficoltà e fare qualsiasi cosa sarà necessario per affrontare qualsiasi problema si verificasse".

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