Le grandi banche britanniche lasceranno il Regno Unito a inizio 2017, a causa dei crescenti timori sui futuri negoziati per l'uscita del Paese dall'Unione europea. Ad affermarlo è Anthony Browne, direttore della British Bankers' Association (Bba), citato dall'Observer. Le piccole banche, ha aggiunto, stanno invece pianificando di trasferirsi fuori dal Paese entro Natale. Browne avverte che "il dibattito pubblico e politico al momento ci sta portando nella direzione errata". Una fonte vicina al ministro per la Brexit, David Davis, ha detto al giornale che sia lui, sia il cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond, la scorsa settimana hanno offerto garanzie sulla loro determinazione a garantire lo status della City, centro finanziario di Londra.
Browne ha affermato che "stabilire barriere a commercio e servizi finanziari" sarà "un ostacolo" per tutti. Tutta l'Europa, dice, soffrirà nel caso che Londra scelga una "Brexit dura".
Ha messo in guardia: "La maggioranza delle banche internazionali ora ha dei gruppi di lavoro per vedere quali operazioni trasferire per garantire di poter continuare a servire i clienti, la data entro cui devono farlo, e come farlo nel miglior modo possibile". Secondo l'esperto, "molte banche più piccole pianificano di concretizzare i trasferimenti prima di Natale", mentre "i più grandi intendono cominciare nel primo trimestre del prossimo anno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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