Brexit, l'Ue è pronta a concedere la proroga per l'uscita a Londra

Accolta la richiesta di Theresa May in vista del vertice straordinario di domani, a Bruxelles. Se l'accordo non sarà ratificato entro il 22 maggio, il Regno Unito parteciperà alle elezioni europee

Brexit, l'Ue è pronta a concedere la proroga per l'uscita a Londra

L'Unione europea sarebbe pronta a dire sì al rinvio della Brexit, ma ponendo condizioni legate alle Europee: se il Regno Unito sarà ancora nell'Ue il 23-26 maggio e non avrà ratificato l'accordo di ritiro entro il 22 maggio, dovrà tenere le elezioni", se "non manterrà i suoi impegni, il ritiro avverrà l'1 giugno 2019". In parallelo, la Camera dei comuni ha votato la mozione che autorizza la premier Theresa May a chiedere il rinvio al 30 giugno, con 420 voti e 110 contrari. Richiesta che la conservatrice firmerà mercoledì, al vertice europeo straordinario.

In vista di quest'ultimo, May è andata a Berlino e Parigi per incontrare i rispettivi leader, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, con l'obiettivo di costruire consenso alla sua richiesta. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha anche diffuso la lettera inviata ai 27 leader europei in vista del summit, rivolgendo loro una chiara esortazione: "Credo dovremmo discutere un rinvio alternativo e più lungo. Una possibilità sarebbe un'estensione flessibile, che durerebbe solo quanto necessario e non oltre un anno". May vuole un secondo rinvio della Brexit, dal 12 aprile sino al 30 giugno, per tentare di superare la crisi politica che ha bloccato il Regno Unito. Tusk ha detto di avere "pochi motivi per credere" che la ratifica dell'accordo di divorzio raggiunto da May e Bruxelles possa avvenire entro quella data, dopo che già è stata bocciata sonoramente per tre volte a Westminster e il governo non riesce a creare una maggioranza che lo sostenga.

Intanto, i media britannici hanno diffuso la bozza delle conclusioni: vi si legge che "il Consiglio europeo è d'accordo con un'estensione per consentire la ratifica dell'accordo di ritiro", sottolineando che il rinvio debba essere "lungo quanto necessario", ma senza fornire una data. Inoltre, il testo torna sulla delicata questione delle elezioni europee di fine maggio: "Non può essere permesso che un'estensione mini il funzionamento regolare delle istituzioni dell'Unione.

Se il Regno Unito à ancora membro dell'Ue il 23-26 maggio 2019 e non ha ratificato l'accordo di ritiro entro il 22 maggio 2019, deve tenere elezioni per il Parlamento europeo in accordo con la legge dell'Unione". E ancora, "se il Regno Unito non mantiene i suoi impegni, il ritiro avverrà l'1 giugno 2019".

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