Le istituzioni comunitarie chiedono al Regno Unito di lasciare l'Ue rapidamente, nel rispetto dell'esito del referendum che ha decretato l'uscita del Paese dall'Unione europea. Nella nota congiunta diffusa al termine della riunione tenuta per discutere della Brexit, i presidenti di Commissione europea Jean-Claude Juncker, Parlamento europeo Martin Schulz, Consiglio europeo Donad Tusk e il primo ministro olandese Mark Rutte hanno provato a mostrare i muscoli con gli inglesi. "Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia attuazione alla decisione del suo popolo il prima possibile, per non prolungare l'incertezza".
Junker ci ha tenuto a metterlo subito in chiaro. Non ci troviamo davanti alla fine del moloch europeo. L'Unione europea terrà anche se la Gran Bretagna gli volta le spalle. Eppure l'aria che tira oggi nella sala stampa di Palazzo Berlaymont a Bruxelles, gremita come non mai, è nefasta. La preoccupazione nelle sale del potere europeo è palpabile. Ci sono molte incognite sul futuro politiche e troppe paure sulla tenuta economica e finanziaria. "Quella che si è venuta a creare dopo il referendum britannico - hanno lamentato le massime autorità di Bruxelles - è una sitazuone senza precedenti, ma restiano uniti nella rispondere". Proprio per questo, durante la riunione per il dopo Brexit, è stato deciso che non sarà più possibile un posto speciale del Regno Unito all'interno dell'Unione europea. "L'accordo per una nuova collocazione britannica nell'Ue, raggiunta in occasione del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio - hanno messo in chiaro - da questo momento cessa di esistere e non ci saranno rinegoziazioni". Il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, ha tuttavia esortato Londra e Bruxelles a cooperare per "assicurare una transizione morbida verso una nuova relazione economica".
L'addio degli inglesi all'Unione europea ha ridato forza a tutti gli euroscettici del Vecchio Continente. Per Angela Merkel, invece, la Brexit è "un colpo all'Europa e al processo di integrazione europea".
E, dopo aver lodato l'Ue per aver garantito a lungo "la pace europea dopo secoli di violenza", ha messo in guardia chi vuole uscirne rispolverando "gli effetti di guerre costate la vita a tantissime persone, guerre che hanno costretto tante persone a lasciare i loro Paesi". Auspiscando un'analisi "fredda e composta" dell'accaduto, la cancelliera tedesca ha annunciato un vertice lunedì a Berlino con Francois Hollande, Matteo Renzi e Donald Tusk.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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