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Bruxelles vuole tassare i turisti stranieri per coprire i costi dei migranti

Bruxelles pronta a tassare gli stranieri che entrano in Europa per turismo o lavoro. I soldi serviranno a coprire i costi dell'accoglienza degli immigrati

Bruxelles vuole tassare i turisti stranieri per coprire i costi dei migranti

Bruxelles pensa a una nuova tassa. Per affrontare l'emergenza immigrazione, l'Unione europea starebbe valutando l'ipotesi di tassare tutti gli stranieri che varcano i confini del Vecchio Continente. Chiunque entri per turismo o per lavoro, dovrà sborsare cinquanta euro. I proventi della nuova imposta verranno utilizzati per coprire economicamente il Migration Compact proposto dal governo Renzi e stanziare aiuti agli Stati africani da cui partono gli immigrati.

Il nuovo piano, formulato dagli specialisti finanziari della Commissione di Bruxelles e anticipata dal Corriere della Sera, prevede "il rilascio di un 'visto' per i cittadini residenti negli altri continenti che potrebbe essere pagato al momento dell’ingresso o, in alternativa, un contributo di dieci euro sul biglietto aereo". L'obiettivo è fare cassa. Per coprire l’accoglienza degli immigrati e rimpatriare i clandestini serve uno stanziamento almeno due volte tanto quello già esistente. Secondo fonti vicine al dossier, si parla di 15 miliardi di euro. "Le accise hanno il vantaggio di fornire grandi fonti di reddito e di potersi ben armonizzare", hanno spiegato gli esperti finanziari della Commissione puntando sulla necessità di "istituire una nuova fonte di reddito per l’Unione Europea con un 'visto' oppure una nuova tassa sul carburante".

Scartata la tassa sul carburante perché impopolare, si è fatta strada l'ipotesi di tassare qualunque straniero entri in Europa. "Per assicurare un flusso regolare ed evitare le tasse sui rifugiati - si legge nel documento anticipato in esclusiva dal Corriere della Sera - il fondo potrebbe essere alimentato dai viaggiatori provenienti da Paesi terzi". Secondo Fiorenza Sarzanini la "Visa Schengen" costerà 50 euro e porterà nelle casse di Bruxelles "tra i 500 e i 700 milioni ogni anno". A questa imposta potrebbe essere, poi, affiancato un secondo provvedimento che prevede "una tassa da 10 euro per ogni passeggero di un Paese terzo che arriva in aereo in Europa".

In questo modo l'Unione europea potrebbe contare su un gettito extra di 3,3 miliardi di euro. Il combinato delle due tasse permetterebbe a Bruxelles di mettere insieme i 4 miliardi di euro necessari ad avviare il Fondo per gli immigrati.

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